Con un comunicato pubblicato lo scorso 31 dicembre, Il Ministero dell’Interno ha condiviso la lista dei Comuni beneficiari del contributo previsto dall’art.1 della Legge di Bilancio del 2020, e confermato dal DPCM del 21 gennaio 2021, per la realizzazione di progetti di rigenerazione urbana.
Sono 3,4 i miliardi stanziati dal Governo a favore di aree urbane sopra i 15mila abitanti, con l’obiettivo di ridurre fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale e migliorare il decoro urbano e il tessuto sociale e ambientale.
I progetti finanziati
Nella finestra temporale stabilita dal DM 2 aprile 2021, e cioè tra il 7 aprile e il 4 giugno 2021, gli Enti locali hanno presentato, tramite la piattaforma GLF (portale di gestione delle linee di finanziamento), 649 certificazioni, per un totale di 2.418 progetti, e richieste per quasi 4,5 milioni di euro.
Di queste, 2.325 domande sono state ritenute valide (la graduatoria è consultabile nell’Allegato 2 al decreto), mentre la restante parte si divide tra progetti esclusi e quelli per cui dovranno essere effettuate ulteriori verifiche (gli Enti sono chiamati a integrare le informazioni mancanti entro 10 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, pena l’esclusione).
Il Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno, ha riconosciuto come beneficiari 483 Enti, erogando il finanziamento per 1.784 opere (si tratta di programmi di intervento singoli o di insiemi coordinati, compresi quelli facenti parti dell’elenco delle opere incompiute).
Per accedere al contributo economico, i Comuni dovranno sottoscrivere l’atto di adesione e obbligo contenuto nell’Allegato 4 al decreto, al fine di assicurare il rispetto delle condizioni e degli obblighi previste dal Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Contributi fino a 20 milioni di euro
I finanziamenti previsti dal decreto 30 dicembre 2021, fanno parte di un quadro più ampio regolamentato dalla Legge di Bilancio 2020 che aveva stanziato 8,5 miliardi di euro per opere di rigenerazione urbana effettuate dai Comuni tra il 2021 e il 2034.
Come specificato nella nota del Ministero dell’Interno, però, per gli anni 2021-2026, i contributi sono confluiti nel PNRR, il fondo per la ripresa ottenuto grazie agli accordi con l’Europa e creato per sostenere gli Stati Membri colpiti dalla pandemia da COVID-19 e ammontano, come già detto, a 3,4 miliardi di euro.
La domanda al sussidio poteva essere presentata dai Comuni con più di 15.000 abitanti e i Comuni capoluogo di Provincia o sede di Città Metropolitane per:
- opere di manutenzione per il riuso di aree pubbliche o edifici pubblici;
- Miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale (sviluppo di servizi sociali, didattici, educativi e attività culturali);
- Promozione della mobilità sostenibile.
Le richieste, infine, potevano essere accolte nel limite massimo di 5 milioni di euro per i comuni con popolazione da 15.000 a 49.999 abitanti, 10 milioni di euro per i comuni con popolazione da 50mila a 100mila abitanti e 20 milioni di euro per i comuni con densità popolare superiore o uguale a 100mila abitanti (art. 2 del DPCM del 21 gennaio 2021).
di Ludovica Russotti
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