Come trasformare giganteschi e vetusti elementi industriali in riferimenti architettonici significativi per il paesaggio in cui si trovano? Con un progetto a metà tra arte e architettura. A Sidney, Chris Fox, architetto e paesaggista australiano sta lavorando su tre gigantesche ciminiere industriali, con l’ambizione di trasformarle in elementi paesaggistici di rilievo, assegnando loro un valore che vada oltre l’aspetto funzionale.
La metamorfosi delle ciminiere
Le ciminiere sono ricoperte da una rete metallica che assume le sembianze di una pianta rampicante. La sua forma, complessa e articolata, s’ispira a ecosistemi precedenti, attuali e futuri. Le tre torri, in questo modo, alleggeriscono il loro monolitico aspetto industriale per assumere sembianze più sintoniche con la storia del luogo.
Dialogo con la storia
Situati sulla terra dei clan Gadigal e Wangal i tre monoliti che sorgono in un nuovo parco ai margini della baia di Rozelle, sembrano voler aprire un dialogo con la storia del territorio in cui hanno radici e dove un tempo esistevano lussureggianti ecosistemi, con foreste di mangrovie, mentre ora il sito è caratterizzato da un uso del suolo funzionale agli usi industriali, marittimi e ferroviari.
Il lavoro di Fox vuole perciò celebrare la storia del luogo evocando il ricordo di una natura scomparsa.
Il limite di questo progetto?
Per alcuni osservatori risiede nel rischio di sembrare solo decorativo. A ogni modo Cris Fox con il suo studio ha impiegato una grande interdisciplinarietà per realizzarlo e ha utilizzato arte, architettura, ingegneria per ricalibrare la percezione del luogo.
di Ida del Coro
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