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Acquisto immobili: come scegliere il tasso di mutuo più conveniente?

Una volta che si è deciso di acquistare un immobile, quali aspetti vanno tenuti in considerazione nella scelta del mutuo più adatto alle proprie esigenze? Il quesito principale riguarda sicuramente il tasso da applicare al proprio finanziamento: meglio fisso o variabile?

Un mercato immobiliare vivace e fluido

Oggi la scelta del tasso di rimborso è più semplice rispetto al passato: se fino a circa dieci anni fa non era possibile passare da un mutuo a tasso fisso a uno a tasso variabile, negli anni più recenti la situazione è mutata. Grazie a istituti quali surroga, sostituzione e rinegoziazione del finanziamento è possibile modificare il contratto stipulato con la banca, individuare soluzioni più convenienti e dunque risparmiare.

Secondo la teoria economica, i mutui a tasso fisso e quelli a tasso variabile tendono a generare i medesimi costi nel lungo periodo. Nella pratica le cose sembrano però essere piuttosto diverse: dopo l’introduzione dell’Euro il nostro Paese ha potuto contare su un Euribor ridottissimo, in alcuni casi addirittura negativo, circostanza che con la lira non si era mai prolungata così tanto. Tale situazione ha reso i mutui a tasso variabile particolarmente appetibili, nonostante la rischiosità elevata.

Stando al parere degli esperti, l’elemento determinante da prendere in considerazione è l’andamento dell’inflazione: con un rialzo, seppur limitato, di quest’ultima le cifre che i mutuatari andrebbero a pagare diventerebbero infatti più consistenti. I mutui a tasso fisso offrono, al contrario, la certezza di una pianificazione esatta dell’impegno economico da sostenere nel tempo: questo fattore rappresenta, per molti richiedenti, un vero e proprio punto di forza.

di Francesca Lauritano

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