Quando il traffico in città diventa eccessivo, si provano strade alternative sfruttando tutte le vie di comunicazione. E ad Amsterdam, la capitale dei Paesi Bassi, tra queste vie si contano anche i canali. Per questo motivo, l’Amsterdam Institute for Advanced Metropolitan Solutions e il Massachusetts Institute of Technology stanno collaborando a un progetto, nuovo e innovativo allo stesso tempo, chiamato Roboat. Lo scopo è quello di sviluppare delle barche elettriche che siano in grado di muoversi in autonomia.
Viene da chiederselo: le vedremo anche tra i canali di Venezia?
Come funzionano le Roboat
Le Roboat non dovranno solo essere efficienti, ma anche, come è ovvio, affidabili. La velocità media che potranno raggiungere è quella di 4 miglia orarie, che corrispondono a poco più che 6 chilometri all’ora, e la potranno mantenere per circa 24 ore. A muoverle sono quattro propulsori alimentati da una batteria elettrica che spinge il natante.
Sono inoltre dotate di una serie di sensori che possono rilevare il traffico nautico attorno alle barche. L’elaborazione di tutti i dati che raccolgono viene effettuata da un server che guida i veicoli a distanza.
A cosa serviranno
Le Roboat potranno trasportare prima di tutto persone, ma non si limiteranno a questo.
Potranno essere utilizzate anche per il trasporto di merci e per la consegna di pacchi, grazie alla loro particolare struttura modulare.
Infine, si prevede di destinarne qualcuna alla raccolta automatizzata dei rifiuti. Per il momento comunque sono ancora ferme ai primi test, che le hanno però viste navigare lungo i corsi d’acqua della città senza nessun intoppo.
di Giulia Dallagiovanna
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