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Affitto o acquisto: cosa fare in questo momento di inflazione?

Intervista a Donato Ruberto – Co-Founder Mutuiamo


Continua la nostra serie di interviste, per cercare insieme ad alcuni esperti del settore di fare chiarezza sull’attuale situazione del mercato immobiliare fortemente condizionato dall’inflazione in crescendo.

A rispondere alle nostre domande, Donato Ruberto – Co-Founder Mutuiamo.

A quale tasso affidarsi, se si accende un mutuo oggi?

La scelta sulla tipologia del tasso dipende dalla propensione di rischio del cliente.

Il tasso fisso permette al consumatore di avere la certezza di conoscere l’importo delle rate per l’intera durata del finanziamento. Fornisce il cosiddetto “Peace of mind”, mentre il tasso variabile non offre questa certezza, ma è soggetta alle oscillazioni/fluttuazioni degli indici di riferimento.

Fino a pochi mesi fa, quando la differenza tra stipulare un mutuo a tasso fisso o variabile era minima, i consumatori non si facevano la domanda “Fisso o variabile”.

Oggi, invece, con l’incremento dei tassi, il rischio di volatilità di un tasso variabile viene compensato da un risparmio più significativo rispetto al passato e rispetto al tasso fisso attuale.

Ad ogni modo, una tipologia di tasso che pochi consumatori conoscono, ma che possiamo definire come una via di mezzo tra quello fisso e variabile, è il variabile con cap.

Quando scegliere il tasso variabile con cap?

In ogni caso. Crediamo che il tasso variabile con cap sia la soluzione più bilanciata per il contesto attuale.

Permette all’utente di cogliere i benefici dell’attuale convenienza del tasso variabile, avendo la certezza che nel peggior scenario di rialzo dei tassi, anche in un futuro non prossimo (10-15 anni), ci sia un tetto prestabilito oltre al quale non si può andare.

Su quale tipo di casa converrà investire (nuova o da ristrutturare)?

Sono molteplici i fattori in gioco nella valutazione tra una casa nuova e una da ristrutturare.

Alcuni tra questi sono:

  • la città;
  • la possibilità di stimare con accuratezza i costi dei lavori;
  • l’urgenza del futuro acquirente;
  • i vantaggi fiscali in termini di detrazioni;
  • risparmi stimati sull’efficienza energetica.

Da tenere in mente che chi acquista una prima casa in città dove lo stock immobiliare “nuovo” è limitato (ad esempio, Roma), la ristrutturazione offre la possibilità di godere di agevolazioni fiscali che possono portarlo a detrarre percentuali significative dei costi sostenuti e la possibilità di ri-disegnare l’immobile a proprio piacimento.

Affitto o acquisto?

Anche in questa scelta, i fattori sono molteplici e dipendono dal consumatore. L’incremento dei tassi degli ultimi mesi e quelli attesi, rendono sicuramente più complessa la definizione del budget per acquistare casa.

In ogni caso, oggi chi dovrebbe affrettarsi nel fare la scelta di acquistare casa o meno, sono in particolare i giovani under 36 che fino al 31 Dicembre 2022 hanno la possibilità di richiedere un mutuo per l’acquisto della prima casa usufruendo di una garanzia statale che li agevola nella richiesta di importi superiori al 80%.

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