Ogni anno gli alberghi, i bar e i locali pubblici in generale che mettono a disposizione della loro clientela apparecchi radio/tv sono tenuti a versare uno speciale canone di abbonamento alla Rai. Per il 2022 il Mise, cioè il ministero dello Sviluppo Economico, ha confermato che le tariffe saranno le stesse applicate in passato. Vediamo a quanto ammontano.
Abbonamento radiodiffusione: ecco come si distinguono gli importi
La differenza tra un utente tradizionale e un locale pubblico è che il primo detiene apparecchi radio/tv in un ambito familiare, mentre il secondo lo fa a scopo di lucro, diretto o indiretto. Per questa ragione il canone ha un importo diverso, che varia a seconda del tipo di struttura e del numero degli apparecchi utilizzati.
Con il decreto del 27 dicembre 2021, approdato in Gazzetta Ufficiale il 23 febbraio 2022, il Mise ha conferma che gli importi da versare sono quelli indicati nelle tabelle 3 e 4 allegate al decreto del 29 dicembre 2014.
Nello specifico la tabella n. 3 stabilisce le tariffe dovute da alberghi (inclusi i campeggi, le case di cura e gli affittacamere) e da strutture ricettive in genere (tra le quali anche le sedi di partiti politici, i circoli, i negozi e le mense aziendale). Gli importi variano da un minimo 195,87 euro per le strutture con un solo apparecchio televisivo a un massimo di 6.528,27 euro per gli alberghi a 5 stelle con cento o più camere. Chi invece utilizza solo apparecchi radiofonici dovrà pagare 28,79 euro all’anno. Nella tabella n. 4, invece, si definisce il canone radio/tv per cinema e teatri: a seconda della categoria, le tariffe partono da 243 euro circa e arrivano a 315,97 euro.
di Laura Fabbro
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