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Anche in Italia si parla di PassivHaus

Si chiamano PassivHaus (case passive) e sono edifici che per la loro elevatissima efficienza energetica sono in grado di garantire il benessere termico senza impianti di riscaldamento di tipo convenzionale. Sono già più di 50.000 in tutto il mondo e anche l’Italia si inizia ad aprire a questo mercato.

A Novara si trova il primo caso di abitazione ristrutturata secondo questo standard, si tratta di un vecchio cascinale fra le risaie che ora è, a tutti gli effetti, una casa passiva.

Il concetto di PassivHaus è nato nel 1988 da una collaborazione tra Bo Adamson dell’Università di Lund (Svezia) e Wolfgang Feist dell’istituto per l’ambiente e l’edilizia Tedesco ed è uno standard di costruzione per edifici energeticamente efficienti, economici e confortevoli. Le prime abitazioni di questo tipo sono state costruite in Germania nel 1990 e da allora costantemente monitorate fornendo preziosi risultati che hanno contribuito ad affinare la tecnica.

Le case passive hanno la capacità di utilizzare in modo efficiente il sole, le risorse naturali di calore e raffrescamento, in modo da rendere superfluo il ricorso a sistemi tradizionali di riscaldamento o raffreddamento.
Nella cascina di Novara vengono consumati 11 kilowatt/ora al metro quadrato, per riscaldare l’intero edificio di 235 metri quadri con una spesa di soli 235 euro all’anno. Un risultato ottimo, soprattutto se si pensa che si tratta di una ristrutturazione.

Per riuscire a ottenere il meglio da questo tipo di abitazione si deve agire in fase di progettazione, prestando attenzione a fattori come l’orientamento dell’edificio, la distribuzione dei serramenti, le fonti di ombreggiamento.

Se tutto funziona bene il consumo per riscaldamento e per il raffrescamento sarà inferiore ai 15 kWh per metro quadro all’anno (10 volte meno rispetto a una casa tradizionale), mentre il fabbisogno di energia primaria (per acqua calda, energia elettrica e corrente elettrica ausiliaria) resterà sotto i 120 kWh per metro quadro all’anno.

Vi state chiedendo quanto potrebbe costarvi scegliere una casa di questo tipo? Una PassivHaus, rispetto a un’abitazione classica, ha degli extracosti iniziali del 6-8%, spese che vengono ammortizzate, grazie al risparmio energetico, in circa 9-10 anni.

Al momento in Italia si contano solo una trentina di queste abitazioni, a essere attirati sono soprattutto i giovani, che vogliono una casa che si valorizzi nel tempo e che garantisca una qualità di vita migliore. Un vero investimento sul futuro.

Fonte: https://www.immobiliare.it/news/anche-in-italia-si-parla-di-passivhaus-31365