A chi non è capitato di vedere almeno una volta, nelle case di amici o conoscenti, pareti decorate da lettere, numeri o simboli? Questo trend d’arredamento, chiamato lettering, è in grado non solo di dare agli ambienti domestici un tocco di originalità, ma anche di trasmettere pensieri ed emozioni. Si tratta di una tendenza solo in apparenza innovativa: le sue radici risalgono infatti agli anni Settanta e al lavoro dell’artista Jean-Michel Basquiat.
Non solo nella zona living
Utilizzando le giuste combinazioni di forme e stili, il lettering può essere utilizzato per decorare e valorizzare gli ambienti più svariati, indipendentemente dal tipo di arredo. Ingressi e disimpegni, ad esempio, si prestano bene per il lettering: dallo zerbino all’attaccapanni, le soluzioni oggi disponibili sul mercato sono moltissime e consentono di sbizzarrirsi sul tema.
Anche i corridoi, ritenuti solitamente spazi anonimi, grazie a questo tipo di arredo possono acquistare nuova rilevanza: buona in questo caso si rivela la scelta di utilizzare alcune lettere da pareti per comporre parole o frasi significative.
Parola d’ordine: originalità
Ma l’ambiente in cui il lettering può trovare la sua massima espressione è la zona living: molte le soluzioni interessanti, come l’utilizzo di sticker murali già pronti o l’idea di creare con il fai-da-te una lavagna memo con semplici cartoncini incorniciati.
Anche la cucina e la zona notte offrono buone possibilità sotto questo punto di vista: la prima, ad esempio, può essere abbellita mettendo in mostra barattoli con scritte personalizzate per caffè, sale e zucchero; nella seconda, invece, si può pensare di dare un tocco di originalità con cuscini, coperte o carta da parati in stile lettering.
di Francesca Lauritano
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