In paesi come la Francia, il Regno Unito e il Giappone le case con il tetto di paglia sono una realtà ormai consolidata da diversi anni. Del resto i vantaggi sia in termini di impatto ambientale sia economici sono notevoli. Basti pensare che la capacità isolante supera qualsiasi materiale artificiale e sintetico, mantenendo traspirabilità e salubrità dell’edificio. Inoltre, in caso di sisma avere un tetto leggero sopra la testa è senza dubbio rassicurante. E in Italia? Fino a poco tempo fa i rari esempi si limitavano alle aree rurali, ma adesso questo tipo di copertura naturale sta ottenendo sempre più successo. E, grazie allo studio di Jimmi Pianezzola, è sbarcato anche in un contesto urbano: è a Vicenza Casa SCL, il primo edificio che usa le balle di fieno in città.
Ventilazione e traspirazione
Nel realizzare questa abitazione unifamiliare di 160 mq, l’architetto è partito dalle esigenze dei proprietari (costruire un luogo protetto dai rumori esterni ma che non rinunciasse agli spazi all’aperto) e ha poi studiato i dati climatici del luogo (temperatura del suolo, percorso delle ombre, presenza di acqua ecc.). Sfruttando la versatilità della paglia come materiale da costruzione, ha quindi creato una soluzione abitativa sue due piani, con due portici e un patio, nella quale è stato evitato l’impiego di strumenti e tecnologie per la climatizzazione degli ambienti.
Soluzioni in armonia con la natura
Lo studio della radiazione luminosa durante il solstizio d’inverno ha permesso di creare ambienti luminosi anche nei mesi freddi, mentre d’estate il tetto orientato verso est-ovest ombreggia le principali aree esterne della casa. Inoltre, una vasca per la raccolta dell’acqua contribuisce all’irrigazione del giardino e al raffrescamento del patio.
di Laura Fabbro
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