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Attestato di prestazione energetica: nel 2018 spesa media scesa del 15%

L’Attestato di prestazione energetica (Ape) è un documento indispensabile per vendere e affittare casa: per questa certificazione nel 2018 gli italiani hanno speso il 15% in meno rispetto all’anno precedente. A riportarlo è l’Osservatorio di ProntoPro, che ha anche analizzato i costi dei servizi più richiesti sul web per migliorare l’efficientamento energetico casalingo e di conseguenza riuscire a ridurre la spesa in bolletta.

Secondo l’analisi, nel 2018 la spesa media nazionale per l’Ape è stata di 135 euro. In tre capoluoghi di Regione si è registrato un costo superiore a tale valore: Trento (175 euro), Genova (160 euro) e Aosta (140 euro). In linea con la media nazionale Milano, mentre il prezzo dell’Attestato è risultato inferiore al Sud: la città più economica è Napoli con 95 euro, seguita da Bari e Roma (rispettivamente 100 e 110 euro). Per quanto riguarda i servizi, il più richiesto è stato la sostituzione degli infissi: per questa tipologia d’intervento le richieste sono più che raddoppiate in tutta Italia rispetto al 2017, nonostante la detrazione fiscale si sia abbassata dal 65% al 50%. Al secondo posto, invece, si piazza la sostituzione della caldaia.

A proposito di bonus fiscali, quelli per i lavori di recupero (pari al 50%) e quelli legati al risparmio energetico qualificato (passati dal 65% all’85%) sono stati prorogati per tutto il 2019, a conferma della crescente attenzione verso il mercato delle ristrutturazioni e del conseguente miglioramento della qualità della vita nelle case e nei condomini italiani. Oltre ai bonus, sono stati confermati anche gli sconti per i lavori antisismici, per l’acquisto di arredi e per la manutenzione dei giardini.

di Giovanni Marrucci

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