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Auto elettrica: che cosa serve per caricarla in casa (e perché può essere conveniente)

Ricaricare la propria auto elettrica a casa: spesso si tratta di una “scelta” necessaria, come analizza Corriere.it in un recente articolo dedicato a questo tema. Le motivazioni che spingono i proprietari verso questa soluzione sono principalmente due. Innanzitutto, in Italia i punti di carica pubblici sono circa uno ogni 20 km e sono concentrati soprattutto al Nord. In secondo luogo l’intera procedura costerebbe circa la metà rispetto alla ricarica pubblica.

È quindi facile capire perché dotarsi di un sistema di carica domestico possa essere l’opzione più funzionale: ricaricare l’auto elettrica con la propria colonnina garantisce la tranquillità di uscire da casa senza il rischio di trovarsi con la batteria scarica. Si può avere, in buona sostanza, la certezza di iniziare la giornata con il pieno: una vera e propria esigenza per chi è costretto a spostarsi anche fuori città.

Si spiega facilmente, quindi, il motivo per cui molti produttori di auto elettriche e fornitori di energia offrano anche diversi modelli di sistemi di ricarica.

Auto elettrica: un sistema di ricarica domestico

Per risolvere la carenza di ricariche pubbliche nel Pnrr è prevista l’installazione di 21.355 nuove colonnine di carica, ma fino a quel momento dotarsi di un sistema privato resta la soluzione più pratica ed economica.

Una comoda scelta per ricaricare l’auto elettrica da casa è quindi dotarsi di un wallbox, un sistema di ricarica a parete, che grazie a una potenza di solito maggiore rispetto alla presa tradizionale permette di ricaricare l’auto in modo più rapido.

La wallbox può essere installata in casa e, con l’approvazione dell’assemblea, anche nei condomini. In caso di “no” da parte dell’assemblea, se il singolo si fa carico di tutte le spese e non danneggia parti comuni, non vige il divieto di installazione.

Quanta potenza è necessaria per ricaricare l’auto in casa?

Per i possessori di citycar ibride o elettriche che desiderano ricaricare la propria vettura in casa, soprattutto se non hanno l’esigenza di fare molti chilometri al giorno, non è necessario aumentare la potenza del proprio impianto elettrico. Quindi in questo caso i 3kW standard dell’impianto di casa risultano di norma sufficienti.

Se invece si ha un’auto pesante, aumentare la potenza di casa da 3 kW a 6 kW può essere utile, ma solo se la si desidera caricare velocemente, altrimenti non è necessario.

Una soluzione per ricaricare l’auto senza preoccuparsi della rapidità dell’operazione e sicuramente più economica è – per chi ne ha la possibilità – l’abbinamento della wallbox all’impianto fotovoltaico, risparmiando ulteriormente sui consumi.

di Linda Compagnoni

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