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Autoscambio energetico: all’estero è realtà, sperimentazioni in Italia

Gruppi e associazioni immobiliari che scelgono di produrre e scambiare energia in modo comune, attraverso fonti rinnovabili, per accumulare risorse e utilizzarle in autonomia per le proprie necessità: la nascita di comunità energetiche è ormai una vera e propria realtà in molti Paesi, specialmente nel Nord Europa.

Autoscambio in Italia: inversione di rotta?

Se all’estero si tratta di un fenomeno già piuttosto consolidato, in Italia il meccanismo dello scambio di energia tra privati per abbattere le spese e i consumi della casa è stato abolito negli anni Sessanta, con la nazionalizzazione dell’energia elettrica. Oggi però, seppur lentamente, sembra essere in atto un cambiamento: il supporto della tecnologia e dell’innovazione permette una maggiore facilità di scambio tra singoli utenti e, di conseguenza, una crescente tendenza alla sperimentazione.

L’esempio piemontese

In Piemonte è stato di recente lanciato un interessante progetto relativo alla nascita di una comunità energetica in cui gli utenti, pubblici e privati, potranno scambiarsi energia in modo diretto. Secondo gli esperti si prevede l’operatività effettiva entro il 2019. Ad ora sono molti i soggetti coinvolti negli studi per mappare il territorio e rendere effettiva l’attivazione della comunità. Certamente, non si tratta di una vera e propria novità: l’iniziativa piemontese rappresenta l’evoluzione su larga scala di sperimentazioni già messe in atto in Italia all’inizio del Novecento e che, seppur con qualche difficoltà, proseguono ancora oggi.

di Francesca Lauritano

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