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Bankitalia, migliorano le prospettive per il mercato immobiliare

Non mancano alcuni dati confortanti all’interno del Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia relativo al IV trimestre 2020 pubblicato da Bankitalia.

Se le tinte dello scenario attuale sono ancora quelle del chiaro-scuro, la rilevazione più incoraggiante è sicuramente rappresentata dalla quota di agenzie che ha venduto almeno un immobile nel quarto trimestre: è nuovamente in salita, attestandosi quasi sui valori di un anno prima.

Le prospettive quindi migliorano, seppure in un contesto incerto in cui la maggior parte degli agenti immobiliare continua a temere le ripercussioni negative della crisi sanitaria sulla domanda di abitazioni e sui prezzi di vendita.

Aumentano le compravendite

L’indagine di Bankitalia è stata condotta presso 1.269 agenti immobiliari dal 13 gennaio al 10 febbraio 2021 e uno degli aspetti più interessanti che sono messi in luce, come anticipato, riguarda proprio la quota di agenti che hanno concluso almeno una transazione nel corso dell’ultimo trimestre dello scorso anno.

La percentuale di agenzie che hanno venduto almeno un’abitazione nel trimestre ottobre-dicembre 2020 è quindi nuovamente salita all’82,1%, portandosi poco al di sotto dei valori di un anno prima.

Ovviamente le disposizioni legislative per combattere l’epidemia hanno continuato a giocare un ruolo determinante. Oltre il 25% delle agenzie intervistate, infatti, ha ammesso che le difficoltà nell’organizzare le visite alle abitazioni a causa delle misure restrittive o della paura del contagio hanno avuto un effetto notevole sulle intermediazioni. Ripercussioni notevoli, mitigate però il 60% del campione grazie al ricorso a strumenti telematici e digitali.

Le variazioni restano trascurabili per quanto riguarda lo sconto medio sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore, in leggero aumento rispetto al trimestre precedente. Anche i tempi di vendita sono rimasti invariati: per terminare una compravendita servono 7 mesi e mezzo.

Case più grandi, ma l’offerta non sempre incontra la domanda

Il sondaggio di Bankitalia sembrerebbe confermare le tendenze anticipate e individuate dalle recenti analisi del nostro Ufficio Studi.

Se si cercano case più grandi, non sorprende che sia aumentata la superficie media degli immobili intermediati: il 56,4% ha una metratura compresa fra 80 e 140 metri quadri, mentre per il 37,8 la superficie è
inferiore agli 80 metri quadri (51,5% e 44,3%, rispettivamente, nella
rilevazione riferita al quarto trimestre del 2019).

Il divario fra prezzi richiesti e domandati si conferma inoltre la causa prevalente di cessazione dell’incarico, perché le proposte di acquisto sono ritenute troppo basse dai venditori (54,3%) oppure perché i compratori giudicano troppo elevati i prezzi offerti (50,5%).

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