Beppe Sala ha annunciato dal suo profilo Instagram durante la giornata di ieri che il giorno era finalmente arrivato: dopo 15 anni avrebbe lasciato l’appartamento di via Goito per traslocare in zona Risorgimento: “Mi mancheranno i ragazzi del liceo Parini” – ha dichiarato, dirimpettai sui generis, che ricorda per i saluti la mattina prima di dirigersi a Palazzo Marino (e prima della campanella) o per le occasioni speciali, come cantare insieme “Bella Ciao” in occasione del 25 Aprile.
Quali sono le caratteristiche della vecchia casa del Sindaco di Milano e del suo quartiere, dove si trova e come sarà quella nuova? Scopriamolo insieme.
Dove si trova la vecchia casa di Beppe Sala
Come detto sopra, La vecchia casa di Beppe Sala si trova in Via Goito, nel centralissimo quartiere Brera di Milano, a due passi dal rinomato liceo classico di Milano Giuseppe Parini e dalla Pinacoteca di Brera. Un angolo di paradiso nello storico ed elegante quartiere al centro di Milano.
Il sindaco di Milano trasloca e dice addio a Brera, il ‘suo’ quartiere nel centro della città. Anzi, “adieu“, come ha scritto lui stesso sulla sua pagina Instagram, dove ha postato due foto dell’ingresso del palazzo di via Goito.
Specialmente durante la pandemia, alcuni pezzi di arredamento sono stati conosciuti anche al ‘grande pubblico‘, sono stati teatro di colloqui privati con leader politici o di riunioni preparatorie dell’ormai lontano Expo 2015. La cucina con il tavolo della colazione e la parete di foto alla spalle, il soggiorno con la grande libreria e i divani bianchi, le finestre affacciate sul Parini.
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Il nuovo quartiere di Beppe Sala? Cosa sapere di zona Risorgimento
Il Sindaco di Milano è stato categorico. Nessun trasferimento a Roma è in vista, come è arrivato a ipotizzare qualche follower pensando alle prossime elezioni politiche.
Il suo futuro è e resta Milano. Questa volta, Sala andrà a vivere in zona Risorgimento, non lontano da Porta Venezia, a casa della compagna Chiara Bazoli. Lì lo aspetta una nuova famiglia allargata, con i tre figli di lei e con il loro cane Whisky.
Adesso, la nuova vita in zona Risorgimento, dove il sindaco però ha già iniziato a ricrearsi un “piccolo mondo”. A cominciare dalla pasticceria Sissi che, è sicuro, diventerà il suo nuovo bar di riferimento.
Cosa vedere al quartiere Brera?
Tappe immancabili saranno la piazzetta di Brera e il cortile del complesso che ospita numerosi istituti tra cui dal 1776 la rinomata Accademia di Belle Arti, ancora oggi in grado di richiamare studenti da tutto il mondo, e dal 1809 la Pinacoteca, vero scrigno di capolavori.
Vuoi immergerti in un giro completo tra i palazzi mozzafiato, la storia e la tradizione del quartiere Brera? Qui la guida completa.
Zona Risorgimento: lo scrigno di Porta Venezia. Cosa non perdere
Porta Venezia, il quartiere dove si trova zona Risorgimento, è il cuore Liberty di Milano, un luogo dove ancora oggi si respirano la ricchezza l’ottimismo architettonica della Belle Époque. Ecco cosa non perdere se si fa una passeggiata nel nuovo quartiere di Beppe Sala:
- I giardini pubblici Indro Montanelli, inaugurati nel 1784 quando Milano era ancora sotto la dominazione austriaca, sono il primo parco pubblico della città e incorniciano perfettamente il quartiere. Perfetti per fare jogging o per prendere una boccata d’aria in mezzo al verde, al loro interno si trovano il Museo Civico di Storia Naturale e il Civico Planetario Ulrico Hoepli;
- Villa Necchi Campiglio, realizzata dall’architetto Pietro Portaluppi. Visitare la villa – oggi un bene FAI – permette di immergersi nell’eleganza dei salotti borghesi di inizio Novecento. La villa è dotata di piscina, bistrot e imponente giardino dettagliatamente curato che aggiungono un tocco di mondanità alla villa.
- Villa Invernizzi si trova all’interno del cosiddetto Quadrilatero del Silenzio, un oasi di pace tra via Serbelloni, via Mozart, via Cappuccini, via Vivaio che riesce a lasciarsi alle spalle una città sempre in movimento. Nel grande giardino si trovano i fenicotteri rosa che si possono ammirare in tutta la loro bellezza tramite degli scorci nel cancello. La villa non si può infatti visitare perché è privata. Un perfetto esempio di architettura liberty.
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