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Blocco degli sfratti: per la Corte Costituzionale la seconda proroga è illegittima

È illegittima la seconda proroga del blocco degli sfratti: è quanto ha stabilito la Corte Costituzionale con una sentenza depositata il 22 giugno 2021. Secondo la Corte il sacrificio richiesto ai creditori deve essere dimensionato, mediante introduzione di adeguati criteri selettivi, rispetto all’esigenza di proteggere il diritto alla casa dei debitori.

La sentenza della Corte Costituzionale sul blocco degli sfratti

Nella sentenza 128 del 22 giugno 2021 la Corte Costituzionale ha evidenziato come non proporzionato il bilanciamento tra tutela giurisdizionale del creditore e i diritti del debitore nelle procedure esecutive relative all’abitazione principale di quest’ultimo.

Nel confermare la natura sociale del diritto all’abitazione, la Corte ha ribadito la sua richiesta al legislatore di adottare “misure idoonee” per riequilibrare le tutele ai creditori con l’esigenza di proteggere i debitori.

La nota di Confedilizia

Il decreto Sostegni ha previsto una ulteriore proroga sul blocco degli sfratti. Per i provvedimenti adottati tra 28 febbraio e 30 settembre 2020, il blocco continuerà fino al 30 settembre 2021. Per quelli adottati dal 1° ottobre 2020 al 30 giugno 2021 il blocco è fino al 31 dicembre.

Secondo Confedilizia, la sentenza della Corte Costituzionale sottolinea il carattere iniquo del blocco degli sfratti. In una nota del presidente Giorgio Spaziani Testa, rileva: “Il Governo e la maggioranza non attendano che la Corte costituzionale dichiari illegittime le disposizioni sul blocco degli sfratti e agiscano autonomamente. I proprietari, espropriati del frutto del loro risparmio, privi di reddito e costretti a pagare spese e tasse, vogliono giustizia”.

di Aurora Tamigio

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