375.000. Tanti sono i consumatori che non hanno pagatole bollette elettriche e per questo motivo, con l’intento di riuscire a recuperare quanto prima i crediti non corrisposti, i principali fornitori di energia operanti in Italia si sono messi alla loro caccia.
A non aver pagato sono famiglie, titolari di partita Iva, grandi e piccole imprese che complessivamente devono alle aziende fornitrici 259 milioni di euro derivanti principalmente dai consumi di gas (65%) e a seguire da quelli di energia elettrica (28%). La società incaricata del recupero crediti è la società di matrice anglosassone Davis & Morgan che, per condo di Eni, ma anche di Sorgenia, Enel, Edison ed E.On, solo per fare alcuni nomi, provvederà ad avvertire i morosi tramite una raccomandata per poi definire con loro un piano di rientro del debito accumulato.
In alcuni casi chi non paga lo fa da anni, anche cinque o sei e se è vero che nei confronti di imprese ed aziende i fornitori possono servirsi del loro diritto a sospendere in toto le forniture, lo stesso non vale nel caso in cui ad essere moroso sia un singolo cittadino nei cui confronti può solo procedere alla riduzione dell’erogazione.
Quello delle bollette non pagate è un problema che, numeri alla mano, si traduce in cifre di non guadagno da vero e proprio capogiro. Eppure alcuni strumenti a disposizione del consumatore ci sono anche se spesso sono poco conosciuti e sfruttati. Nei giorni scorsi, per conto del portale Facile.it, il giornalista Flavio Sartini ha ad esempio raccontato il rinnovo dei bonus energia a disposizione delle famiglie indigenti; si tradurrebbero in sconti con percentuali a doppia cifra, ma quasi nessuno degli aventi diritto ne ha fatto richiesta.
Fonte: https://www.immobiliare.it/news/bollette-i-fornitori-a-caccia-degli-evasori-29865