Con l’approvazione della nuova Legge di Bilancio 2022 si è delineato finalmente un quadro più chiaro di tutte le agevolazioni fiscali previste per chi decide di migliorare la propria abitazione. Del resto, con la pandemia e i diversi lockdown che abbiamo trascorso fra le mura domestiche, quella di aumentarne la qualità è un’esigenza sorta in molte famiglie e quindi è giusto fare chiarezza su tutti gli aiuti che lo Stato mette a loro disposizione per tutto il corso del 2022.
Per fare ordine è bene dividere due macro categorie di bonus, quelli previsti per chi fa interventi strutturali ad abitazioni e stabili e quelli riservati a piccoli interventi di manutenzione o miglioramento di stanze o parti della casa. Partiamo con questi ultimi.
I bonus per migliorare la propria abitazione
- Bonus bagno, o bonus idrico oppure ancora bonus rubinetti: si tratta di un contributo, confermato anche per tutto il 2022 e il 2023, di 1.000 euro per sostenere le spese di sostituzione della rubinetteria e dei sanitari di ultima generazione, quelli che consentono di ridurre il consumo di acqua. La differenza rispetto all’anno scorso sta nella modalità di erogazione: nel 2021 veniva effettuato un rimborso diretto mentre nel nuovo corso, fino al 31 dicembre 2023, il bonus idrico prende la forma di una detrazione fiscale. Si tagliano però le risorse stanziate per coprirlo: dai 5 milioni del 2022 passeremo agli 1,5 del 2023. Il bonus, ricordiamo copre: la rubinetteria, le colonne doccia, le spese di installazione e smaltimento, i soffioni e i sanitari a scarico ridotto. A breve il Ministero per la Transizione Ecologica metterà online una piattaforma su cui sarà possibile presentare la domanda per ottenere il bonus idrico.
- Bonus mobili: questo bonus è stato prorogato con delle modifiche. Consiste in una detrazione Irpef del 50% sulla spesa per arredi ed elettrodomestici in case che sono oggetto di ristrutturazione. A cambiare è il tetto massimo di spesa: nel 2022 sarà di un massimo di 10mila euro mentre nel 2023 e nel 2024 scenderà a 5mila. Per ottenerlo è necessario aver cominciato i lavori di ristrutturazione dal primo gennaio dell’anno precedente all’acquisto dei mobili o degli elettrodomestici. Per le singole unità abitative i lavori di ristrutturazione devono essere strutturali, quindi ad esempio prevedere l’installazione di una nuova caldaia, di pompe di calore o la costruzione di nuovi servizi igienici, mentre per i condomini valgono anche gli interventi di manutenzione ordinaria, come la tinteggiatura. Inoltre se si usufruisce già dell’ecobonus al 65% non è possibile richiedere anche quest’altro contributo. Per quanto riguarda gli elettrodomestici, la Legge di Bilancio 2022 si è adeguata alla nuova norma UE in vigore dallo scorso marzo e specifica che per il bonus è valido per i forni di classe non inferiore alla A, per le lavatrici, lavastoviglie e asciugatrici non inferiori alla classe E, per frigoriferi e congelatori non inferiori alla F.
- Bonus TV: ha diritto a questo bonus chi rottama un vecchio televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018 che quindi non riceve i nuovi standard di trasmissione del digitale terrestre. Lo sconto è pari al 20% fino a un massimo di 100 euro sul prezzo d’acquisto. Per richiederlo è necessario essere i titolari di un contratto di fornitura di energia elettrica su cui si paga anche il canone Rai oppure essere soggetti esentati dal canone tv perché a basso reddito o over75.
- Bonus decoder: il valore di questo bonus è pari a 30 euro ed è rivolto soltanto alle famiglie con un Isee che non supera i 20mila euro.
- Bonus verde: fino al 2024 è possibile godere di una detrazione fiscale al 36% sulle spese di sistemazione a verde delle aree scoperte in abitazioni private, per l’acquisto di impianti di irrigazione e l’installazione di pozzi. Il tetto massimo di spesa è di 5.000 euro l’anno, quindi si potranno detrarre massimo 1.800 euro, ripartiti in dieci quote annuali. Questo bonus è previsto anche per i condomini e a ciascuno verrà erogata la cifra spettante in base alla propria quota di millesimi.
I bonus strutturali per case ed edifici
La Legge di Bilancio ha seguito la strada già intrapresa in precedenza di incentivare la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare italiano. In particolare, vediamo quali sono gli incentivi previsti per il 2022.
- Superbonus 110%: si tratta di quello di maggior successo che, infatti, è stato esteso anche alle case unifamiliari, eliminando i precedenti vincoli a tetti Isee, abitazioni principali e termini di comunicazione della Cila. L’unico nuovo limite è quello di aver effettuato almeno il 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022.
- Bonus facciate: la differenza nella proroga di questo bonus riguarda la detrazione, scesa dal 90% al 60%. Dal 2023 invece si tornerà al 50% oppure, tramite il rifacimento del cappotto, si potrà ottenere l’ecobonus al 65%. Il bonus facciate, ricordiamo, copre gli interventi di restauro di cornicioni, fregi, balconi e ornamenti e non è vincolato dal cappotto termico.
- Ecobonus: destinato alle spese per il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, la novità in questo caso è l’annullamento dell’obbligo di asservazione per le cifre fino a 10mila euro.
- Bonus ristrutturazioni: comprende anche il bonus condizionatori e prevede una detrazione Irpef al 50%, fino a 96mila euro per abitazione.
- Bonus restauro: il credito di imposta al 50% riguarda le spese per la protezione, il restauro e la manutenzione degli immobili che hanno un riconosciuto interesse artistico e storico e vale fino a 100mila euro.
- Bonus prima casa under36: non si tratta di un bonus per migliorare ma per comprare casa. Fino al 31 dicembre 2022 infatti i giovani fino a 36 anni di età che acquistano un immobile sono totalmente esentati dalle imposte di registro, da quelle ipotecarie e catastali.
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