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Bonus edilizi, Ance chiede proroghe e controlli qualità sulle imprese

Secondo Ance, Associazione nazionale costruttori edili, sono necessarie alcune modifiche per rendere più efficaci i Bonus edilizi, tra cui il Superbonus 110%. Ecco quali sono le proposte avanzate dall’Ente durante l’audizione presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato sul ddl di Bilancio 2022.

Proroghe Bonus edilizi, richiesta l’estensione

Una delle proposte avanzate da Ance riguarda la necessità di estendere le proroghe per le abitazioni unifamiliari fino al 31 dicembre 2022, nel caso in cui al 30 giugno dello stesso anno sia stato eseguito almeno il 60% dei lavori.

Viene avanzata anche la proposta di eliminare il riferimento al rilascio del provvedimento abilitativo dei lavori al 30 settembre 2021 e la condizione secondo la quale l’unità debba essere destinata ad abitazione principale del proprietario, con ISEE non superiore a 25.000 euro.

Tra le richieste dei costruttori c’è anche includere nelle proroghe tutti i soggetti agevolati con il Superbonus che svolgono un’attività sociale, estendendo i termini al 2023.

Provvedimenti per la rigenerazione urbana

Inoltre, secondo Ance, è misura necessaria a favorire la rigenerazione urbana la proroga fino al 2024 della disposizione che prevede l’applicazione delle imposte d’atto in misura fissa per l’acquisto, da parte di imprese di costruzioni, di fabbricati destinati a demolizione, ricostruzione o ristrutturazione.

L’Associazione costruttori chiede inoltre chiarimenti in merito alla valenza della proroga oltre giugno anche per gli interventi trainati.

Ance chiede “controlli qualità” sulle imprese

Tra le richieste di Ance c’è anche di introdurre l’obbligo di affidare i lavori a imprese qualificate, in modo da assicurare sicurezza e qualità degli interventi realizzati e garantire una sana concorrenza sul mercato.

L’Associazione costruttori è stata tra le prime voci favorevoli all’utilizzo di prezzari e asseverazioni non solo per il Superbonus ma per tutti i bonus edilizi: tale esigenza è stata accolta da Governo e si è convertita nelle misure del recente Decreto Antifrodi.

di Aurora Tamigio

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