Un cittadino si è rivolto all’Agenzia delle Entrate per avere chiarimenti in merito al Bonus facciate. In particolare la sua richiesta verte sul metodo di pagamento: che tipo di bonifico bisogna effettuare? Ecco che cosa ha risposto l’Ente sulla rivista FiscoOggi.it.
Bonus facciate: le indicazioni sul bonifico
Prima di tutto ricordiamo che per usufruire del Bonus facciate, cioè l’agevolazione che prevede una detrazione d’imposta lorda pari al 90% delle spese sostenute per gli interventi finalizzati al recupero o al restauro della facciata degli edifici, è indispensabile pagare tramite bonifico bancario o postale (regola che si applica in generale a tutte le detrazioni sui lavori di casa).
Ma quale tipologia di bonifico si deve usare se, come nel caso del contribuente che si è rivolto all’Agenzia delle Entrate per un chiarimento, la propria banca non ne prevede uno specifico?
Possono essere usati i modelli predisposti per l’Ecobonus o per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, riportando il codice fiscale del beneficiario della detrazione e quello del beneficiario del bonifico (o la sua partita Iva).
Che cosa indicare nella causale del bonifico
Se si utilizzano i modelli di bonifico predisposti per altre detrazioni fiscali, è probabile che la voce “causale” sia già compilata e che non si possano pertanto indicare gli estremi della legge specifica sul Bonus facciate (ovvero l’articolo 1, commi 219-224, della legge n. 160 del 27 dicembre 2019).
Anche in questo caso non c’è problema: l’Agenzia delle Entrate conferma che l’agevolazione sarà comunque riconosciuta, purché non risulti pregiudicata la possibilità di applicazione della ritenuta dell’8%.
di Laura Fabbro
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