Con la caduta del Governo Draghi, l’instabilità economica si fa più marcata: diversi, infatti, sono i decreti legge proposti, ma in attesa di votazione e approvazione, per diventare operativi.
Le misure che potrebbero restare in sospeso avrebbero il potere di impattare positivamente sulle tasche degli italiani, ed è per questo che sono importanti.
C’è da dire che il governo Draghi resterà ancora in carica, sino alle elezioni (fissate per il 25 settembre), ma lavorerà sulle questioni più urgenti, che saranno stabilite dal Consiglio dei ministri a breve.
Qual è quindi lo scenario che potrebbe aprirsi? Quali riforme e decreti resteranno in attesa di approvazione?
Facciamo il punto.
Bonus 200 euro: ci sarà ancora?
La mancanza di un Governo potrebbe fermare anche la proroga del bonus 200 euro: parliamo del contributo a sostegno dei redditi fino a 35 mila euro erogato con stipendi e pensioni a luglio, che sarebbe dovuto essere esteso anche ad agosto e settembre, ma solo a seguito della conversione in legge del Decreto già elaborato (entro, e non oltre, la fine di luglio).
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Tagli all’IVA
Sempre sul tavolo del Governo, c’è la questione legata alla riduzione dell’IVA sui bene di consumo considerati necessari; ancora, il taglio del cuneo fiscale sul lavoro.
La necessità di tagli è, ancor di più, acuita dall’aumento dell’inflazione sui redditi, che ha raggiunto l’8%.
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Di qui, la necessità della famosa manovra di Bilancio che dovrà essere definita nei prossimi mesi.
Riforma delle pensioni
Importante anche la riforma delle pensioni, considerata urgente, perché il prossimo 31 dicembre scadono le possibilità per andare in modo anticipato in pensione (la quota 102, Ape sociale e opzione donna).
Riforma del catasto
In sospeso e da delineare anche la riforma del catasto, con la possibilità che vengano rivisti gli stessi principi sinora approvati.
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DDL Concorrenza
Un altro punto delicato riguarda il DDL Concorrenza, atteso per il voto finale proprio il 22 luglio.
Il DDL riguarda numerosi aspetti che interessano la concorrenza, in particolare da un lato il riassetto del sistema dei trasporto pubblico (la revisione dell’assegnazione delle licenze dei taxi) e, dall’altro, le norme per l’assegnazione delle concessioni balneari.
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Mutui e interessi: il rialzo
Momento particolare anche sul fronte bancario: la Banca Centrale Europea ha alzato i tassi d’interesse dello 0,5%, affermando che ci sarà un altro rialzo a settembre.
Conseguenza? Rate più pesanti per chi ha scelto i mutui a tasso variabile, mentre i tassi fissi saranno ancora più alti.
Un problema per i più giovani.
Spread in salita
Difficoltà anche per i risparmiatori, a seguito del rialzo dello spread e quindi un calo dei BTp.
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Così facendo, si riduce la crescita economica dell’Italia, con impatti negativi sull’andamento della borsa e sugli investimenti.
Questo post Caduta del Governo: cosa accadrà a bonus, riforma del catasto, mutui e spread? é pubblicato da Immobiliare.it.