Il Decreto Rilancio emanato per contrastare le ripercussioni del Covid-19 sull’economia, da poco approvato definitivamente anche in Senato, prevede tra le diverse voci anche un superbonus al 110%, con cessione del credito, per gli immobili ad uso abitativo. Non è infatti possibile per nessun’altra categoria catastale beneficiare di queste ingenti agevolazioni fiscali. Sebbene sia restrittivo per quanto riguarda chi potrà presentare la domanda, non sembra esserlo altrettanto sul fronte del fattore tempo. Non specifica infatti da quale anno un edificio debba essere stato certificato come abitazione per essere meritevole del bonus. Questo significa che potrebbe essere possibile accedere allo sconto, o a una parte di esso, cambiando la destinazione d’uso dell’immobile.
Cambiare la destinazione d’uso dell’immobile
Il sito dello Studio tecnico Carlo Pagliai ipotizza una possibilità per accedere allo sconto, dividendo in due i lavori di ristrutturazione per i quali richiedere l’agevolazione fiscale. In una prima fase, ci si potrebbe concentrare sulla ridestinazione dell’edificio e trasformarlo in uno residenziale. Si tratta quindi di variare la registrazione catastale, ma anche di ottenere tutti i permessi e i documenti necessari per costruire. Serviranno poi alcune opere, seppure piccole, che confermino l’effettivo cambio di utilizzo dell’immobile. Per ottenere il certificato di agibilità, infine, si dovrà anche inviare la pratica che attesti la fine dei lavori.
In questo frangente è importante calcolare bene quale sarà l’effettivo impegno economico, per capire se ne valga davvero la pena. Bisognerà infatti mettere in conto anche il pagamento degli oneri di urbanizzazione e il contributo sul costo di costruzione.
Scegliere gli interventi edilizi
Se si deciderà di proseguire, allora si dovrà mettere in atto anche la fase due, che prevede di svolgere quegli interventi edilizi che accederanno effettivamente al superbonus 110. Si partirà quindi da uno stato di immobile residenziale, sul quale verranno svolte opere di ristrutturazione, proprio come prevede il decreto. Non si dimentichi però che non sono ancora stati pubblicati i decreti attuativi e che per questo motivo non è possibile dire quando effettivamente saranno validi questi consigli.
di Giulia Dallagiovanna
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