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Casa green: come rendere più sano l’ambiente in cui viviamo

Una recente analisi della California Air Resources Board ha dimostrato che l’aria negli ambienti chiusi è maggiormente inquinata rispetto a quella esterna, e non di poco: fino al 60% in più. Ma ci sono diversi accorgimenti che possiamo prendere per rendere più salubre la nostra abitazione, riducendo quindi il rischio di patologie che possono andare dal semplice mal di testa a malattie più gravi.

Evitare gli inquinanti negli intonaci, nelle vernici e nei rivestimenti

Gli inquinanti possono essere presenti in molte forme nelle nostre case (i più temibili sono formaldeide, acetaldeide, acroleina, propanale e tricloroetilene), ma attraverso scelte oculate è possibile evitarli. Partiamo dalle pareti, sostituendo il cemento con un composto a base di calce naturale e argilla e privilegiando le tinte tenui a quelle lucide, che è più facile contengano sostanze chimiche nocive. Il brand italiano Airlite distribuisce addirittura vernici in grado di ridurre di oltre l’80% l’inquinamento sia all’esterno sia all’interno di un edificio. Quanto ai rivestimenti, il legno massello non trattato è sempre la soluzione più biocompatibile.

Arredi eco-friendly

Dagli infissi a tutti gli elementi di arredo della casa, le soluzioni che non prevedono colle e resine chimiche come la formaldeide, ma che sono assemblate con tecniche ad incastro, risultano sicuramente più salubri. Anche per quanto riguarda il mobilio, il materiale per antonomasia più green è il legno, ma bisogna fare attenzione alle certificazioni che ne garantiscano l’origine sostenibile (come la CFS e la PEFC). Altri due materiali da privilegiare sono il bambù e il cartone, un composto povero, di riciclo e sempre più usato per i complementi di arredo perché funzionale e resistente. In generale, poi, le superfici, specialmente quelle che vengono a contatto con le nostre mani, dovrebbero essere trattate con prodotti atossici.

Un occhio alle certificazioni di biocompatibilità

Un aiuto ci arriva anche dagli enti preposti a vigilare sul nostro benessere, che sempre più stanno rivolgendo la loro attenzione agli ambienti indoor. A livello strutturale, sono stati pensati alcuni protocolli che valutano la vivibilità delle costruzioni residenziali non solo dal punto di vista dell’impatto sull’ambiente, ma anche sulla nostra salute: CasaClima Nature, per esempio e il protocollo sviluppato da Biosaf. Per quanto riguarda invece gli elementi d’arredo, Ecolabel, Greenguard e Gav Emicode sono solo alcuni degli enti che svolgono analisi sulla biocompatibilità e rilasciano certificati ad hoc.

di Laura Fabbro

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