È ormai lungo l’elenco dei Comuni che hanno deciso di mettere in vendita il proprio patrimonio immobiliare per rivitalizzare il territorio, ma il caso di Sambuca, in Sicilia, è leggermente diverso: il borgo da cui prende nome il celebre liquore è infatti uno dei primi “a fare il bis”, riproponendo l’iniziativa dopo appena 2 anni dal bando che ha portato anche diversi stranieri a prendere casa nel cuore della Valle del Belice.
Questa volta, però, l’impegno economico è per così dire maggiore: la cifra per aderire al bando, che scade il 5 novembre, è di 2 euro anziché 1.
Un borgo-gioiello da scoprire
Adagiato su una collina tra il mare e i vigneti, Sambuca è un piccolo borgo fondato nell’830 dagli Arabi, di cui rimangono importanti tracce in particolare nel centro storico. Ma sono numerosi gli stili che si mescolano nelle strette viuzze del paese, che non a caso figura nella lista dei borghi più belli d’Italia.
Un gioiello dal punto di vista paesaggistico e culturale, che però nel corso degli anni ha visto i suoi abitanti andarsene, in particolare dopo il terribile terremoto del 1968 (in memoria del quale Alberto Burri creò lo stupefacente Cretto, a soli 40 chilometri dal paese).
Come spiega il vicesindaco Giuseppe Cacioppo, rispetto al 2019 oggi a Sambuca vige un clima di entusiasmo grazie all’arrivo di numerosi stranieri che hanno aderito al primo bando e che ora abitano nelle loro case ristrutturate del bellissimo centro storico.
Come aderire al bando
Sul sito del Comune si trovano sia le descrizioni dei 18 immobili in vendita sia le modalità per aderire al bando, che prevede alcuni obblighi per gli aggiudicatari: il contratto di compravendita verrà infatti firmato previa presentazione della documentazione tecnica necessaria ai fini della ristrutturazione entro 90 giorni successivi e a seguito del completamento dei lavori (entro 36 mesi dall’aggiudicazione).
di Laura Fabbro
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