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Categorie catastali degli immobili, quali sono e a cosa servono

Le categorie catastali hanno la funzione di indicare la destinazione d’uso degli immobili, classificandoli e attribuendo loro una rendita catastale. Immobili dalle caratteristiche simili vengono raggruppai nel medesimo gruppo, che corrisponde a una determinata lettera: A, B, C, D, E o F.

Ma a cosa serve conoscere la categoria catastale di un immobile? Facciamo dunque il punto insieme sull’importanza di questa informazioni e su quali sono le caratteristiche delle diverse categorie catastali degli immobili.

A cosa servono le categorie catastali degli immobili

Conoscere la categoria catastale di un determinato immobile è un dato di fondamentale importanza dal momento che a ciascuna di queste corrisponde una diversa rendita catastale, che a sua volta determina una diversa tassazione applicata alle varie imposte, come per esempio accade nel caso dell’IMU.

Le categorie catastali, dunque, consentono di conoscere sia la rendita di un immobile sia la sua destinazione d’uso.

Classificazione delle categorie catastali degli immobili

Come abbiamo visto le categorie catastali vengono classificate in gruppi, come segue:

  • Immobili a destinazione ordinaria: Gruppo A (alloggi e uffici privati), B (scuole, uffici pubblici, ospedali), C (attività commerciali appartenenti a privati)
  • Immobili a destinazione speciale: Gruppo D (stabilimenti industriali, alberghi, teatri e cinema)
  • immobili a destinazione particolare: Gruppo E (aeroporti, porti, stazioni di autobus e ferroviarie, edicole e chiese)
  • Entità urbane: Gruppo F (fabbricati non agibili o abitabili)

Questi gruppi, a loro volta si suddividono in diverse categorie catastali che si riconoscono e differenziano a seconda del numero che segue la lettera del gruppo. Entriamo quindi insieme nel dettaglio delle diverse categorie catastali con la loro descrizione.

Gruppo A

  • Abitazioni di tipo signorile (A1),
  • abitazioni di tipo civile (A2),
  • abitazioni di tipo economico (A3),
  • abitazioni di tipo popolare (A4),
  • abitazioni di tipo ultrapopolare (A5),
  • abitazioni di tipo rurale (A6),
  • abitazioni in villini (A7),
  • abitazioni in ville (A8),
  • castelli, palazzi e immobili di valore storico e artistico (A9),
  • studi e uffici privati (A10),
  • alloggi e abitazioni tipiche dei luoghi (A11).

Come abbiamo avuto modo di vedere già in questa guida, ricordiamo che nel gruppo A rientrano alcune delle categorie catastali esenti dal pagamento dell’IMU, come gli immobili classificati in A2, A3, A4, A5, A6 e A7 se soddisfano le condizioni previste.

Le categorie A1, A8 e A9 sono inoltre quelle che appartengono a quelli che in genere e in modo semplificativo sono indicati come “immobili di lusso“.

Gruppo B

  • Collegi, orfanotrofi, conventi, seminari, ricoveri, ospizi, caserme (B1),
  • ospedali e case di cura (B2),
  • prigioni e riformatori (B3),
  • uffici pubblici (B4),
  • scuole e laboratori (B5),
  • gallerie, accademie, musei, biblioteche, pinacoteche (B6),
  • oratori e cappelle private (B7),
  • magazzini sotterranei per la raccolta di derrate (B8)

Gruppo C

In questa categoria catastale sono raggruppati tutti gli immobili senza fini di lucro:

  • locali commerciali (C1),
  • locali di deposito e magazzini (C2),
  • laboratori artistici (C3),
  • locali per esercizi sportivi privati (C4),
  • stabilimenti di acque curative e balneari privati (C5),
  • scuderie, stalle, autorimesse e rimesse privati (C6),
  • tettoie (C7)

Gruppo D

In questa categoria catastale sono raggruppati tutti gli immobili con fini di lucro:

  • opifici (D1),
  • alberghi e hotel (D2),
  • sale cinematografiche, per spettacoli e teatri (D3),
  • ospedali e case di cura (D4),
  • assicurazioni istituti di cambio o di credito (D5),
  • locali per esercizi sportivi (D6),
  • fabbricati costruiti per specifiche attività industriali (D7),
  • costruiti per specifiche attività commerciali (D8),
  • immobili sospesi o galleggianti, ponti provati a pedaggio (D9),
  • fabbricati rurali (D10)

Gruppo E

  • Stazioni per servizi di trasporto (E1),
  • ponti comunali e provinciali a pedaggio (E2),
  • immobili costruiti per particolari esigenze pubbliche (E3),
  • recinti chiusi per attività pubbliche (E4),
  • fortificazioni e loro dipendenze (E5),
  • torri, semafori e fari pubblici (E6),
  • immobili per esercizio di culti pubblici (E7),
  • costruzioni nei cimiteri ad esclusione di sepolcri e tombe di famiglia (E8),
  • altri fabbricati a destinazione particolare non menzionati nelle altre categorie (E9).

Anche gli immobili corrispondenti alla categoria catastale E sono esenti dal pagamento dell’IMU.

Gruppo F

  • Aree urbane (F1),
  • unità collabenti (F2),
  • unità in costruzione (F3),
  • unità in definizione (F4),
  • lastrici solari (F5),
  • immobili ancora da dichiarare (F6),
  • infrastrutture e reti pubbliche (F7).

di Francesca Lauritano

Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.

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