Il Censis ha recentemente pubblicato una fotografia delle città italiane, mettendole a confronto con quanto accade negli altri centri urbani dell’Unione Europea. Il quadro messo in evidenza non risulta a tinte rosee per le nostre metropoli che, nel confronto con le cugine europee, perdono sempre su ogni fronte.
Il primo dato riguarda il peso che i grandi centri urbani hanno nei confronti dell’intera economia nazionale: se città come Stoccolma, Lisbona, Praga o Vienna pesano per il 30% sull’intero Pil della loro nazione, le nostre Milano e Roma, nonostante buoni risultati, arrivano a rappresentare soltanto il 10% ciascuno della ricchezza italiana. E siamo indietro, rispetto alle città europee, anche per quello che riguarda le nascite: se si considera che a Parigi nascono 15,2 bambini ogni 1.000 abitanti, impressiona sapere che questo stesso numero oscilla appena tra 8 e 9 per le aree metropolitane italiane.
Non sono solo i bambini a mancare dai nostri grandi centri, pare che ci sia anche carenza dei cosiddetti millenials, quindi i giovani dai 20 ai 34 anni: il peso demografico di questa generazione in Italia è il più basso di tutta l’Unione Europea, rappresentando solo il 16,4% della popolazione. Si parla di 11 milioni di millenials che nel 1991 erano 15 milioni, dato che indica come stiamo diventando un Paese sempre più vecchio; assunto dimostrato anche dal dato sugli anziani, il cui numero è sempre in crescita ed è arrivato oggi a 13,4 milioni di persone. La presenza di millenials non aumenta nelle metropoli: in aree come quelle di Milano, Roma e Torino si parla di un 15-16% della popolazione, percentuale che rende le nostre grandi città le meno giovani d’Europa.
Quando si parla di mammoni non ci sbaglia mai nel nostro Paese: secondo il Censis il 92,6% degli italiani di età compresa fra i 18 e i 24 anni vive ancora con i genitori, contro una percentuale europea ferma al 78,9%. Confronto ancora più impietoso se si parla dei giovani fra i 25 e i 34 anni: nel nostro Paese quasi uno su due vive a casa dei suoi (48,4%), mentre la media europea non arriva neppure al 30% (28,9%).
Fonte: https://www.immobiliare.it/news/censis-la-fotografia-delle-citta-italiane-29434