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Centri commerciali: in Italia la filiera vale quasi 140 miliardi di euro

I grandi poli commerciali non conoscono crisi, né risentono della concorrenza dell’e-commerce: è quanto emerge da un’analisi realizzata da Nomisma e ripresa in un recente articolo de Il Sole 24 Ore. La filiera attivata dagli shopping center vale infatti 139 miliardi di euro e ha un impatto occupazionale superiore alle 780 mila unità.

L’impatto sul Pil

I dati presentati da Nomisma si riferiscono al 2018 e non lasciano molti dubbi sull’importanza del settore per l’economia italiana: le circa 1.200 strutture presenti sul nostro territorio tra centri commerciali, parchi commerciali, outlet e leisure center hanno generato un fatturato di 71 miliardi di euro, cifra che corrisponde al 4% del Pil. Gli occupati nel comparto sono 587 mila, il 2,3% dell’intera forza lavoro. Non solo: grazie alla flessibilità oraria, il retail favorisce anche l’occupazione delle categorie più deboli sul mercato del lavoro, donne e giovani in primis.

L’importanza economica e sociale

Se si considerano anche i suoi effetti indiretti e indotti, l’industria dei poli commerciali vale ben 139 miliardi di euro e rappresenta quindi un settore vitale per l’economia nazionale. Ma non si deve sottovalutare nemmeno l’impatto sociale degli shopping center, che ogni giorno attirano fra i 4 e i 6 milioni di visitatori, molti dei quali (il 79% del totale) insieme alle proprie famiglie: è infatti a loro che si rivolge la maggior parte delle attività extra shopping organizzate nei centri commerciali, in particolare nursery e aree bimbi.

di Laura Fabbro

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