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Classi energetiche delle abitazioni: in Italia nel 2020 abitazioni più efficienti

È online la seconda edizione del rapporto annuale sulla Certificazione energetica degli edifici, redatto da Enea e CTI (Comitato termotecnico italiano).

Fotografia della situazione energetica del parco edilizio italiano al 2020, il nuovo report ha raccolto e analizzato circa un milione di APE, grazie anche alla partecipazione all’indagine di 19 tra Regioni e Province Autonome.

L’efficienza energetica del patrimonio edilizio in Italia

Secondo quanto riportato nel report, la situazione degli edifici in Italia registra un cauto miglioramento.

Con un portafoglio di immobili a uso residenziale attualmente pari a 12,42 milioni di unità (circa 32 milioni di abitazioni), l’Italia risulta essere perfettamente in linea con la situazione energetica generale in Europa, in ritardo sulla corsa per l’attuazione delle strategie della Renovation Wave.

Nonostante ciò, nel 2020 si è registrato un calo dell’1,2% degli Attestati di Prestazione Energetica nelle classi intermedie (C-E) e in quelle meno efficienti (F-G), rispetto al triennio 2016-2019, in favore della classi a prestazioni elevate (A-B).

Il non residenziale conferma, invece, un aumento degli APE nelle classi più basse (+3,5%), pur presentando, nella totalità dei certificati, prestazioni migliori rispetto al residenziale.

Un altro dato interessante emerso dal rapporto riguarda l’età media degli edifici presi in esame: oltre il 75% degli immobili è stato costruito prima del 1991, ovvero è precedente alla legge 10/1991 (insieme di norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso nazionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia) e solo il 6% è di costruzione recente (2016-2020).

Di questi, gli attestati rilasciati sono così suddivisi: poco più del 3% si riferisce a nuove costruzioni, circa il 4% a interventi di riqualificazione energetica, quasi l’85% a passaggi di proprietà e affitti e meno del 2,5% alle ristrutturazioni.

Il portale Siape, un nuovo strumento di indagine

A novembre 2020 Enea ha introdotto online il nuovo portale Siape (Sistema informativo sugli attestati di prestazione energetica nazionale), uno strumento che permettere di raccogliere e sistematizzare gli attestati contenuti nei catasti energetici e monitorare la situazione del parco edilizio nazionale in termini di prestazioni.

Grazie alla pubblicazione della piattaforma, a supporto di cittadini, professionisti, imprese e Pubbliche Amministrazioni, la base dati utilizzata ha visto un incremento di circa 500.000 unità rispetto al 2019 (la cifra si aggirava intorno ai 540 mila APE), forte della partecipazione di nuove regioni nel trasferimento dei dati catastali.

Questo incremento ha permesso alla squadra ENEA-CTI di condurre un’analisi approfondita e riportare un quadro più puntuale dello stato di fatto del nostro Paese.

“I risultati del Rapporto 2021 dimostrano che rafforzando la collaborazione con Regioni e Province Autonome è possibile intraprendere nuovi percorsi per aumentare l’efficacia e le potenzialità degli APE”, ha dichiarato il Presidente di Enea Gilberto Dialuce.

“I progressi nella raccolta e nell’elaborazione dei dati favoriscono il potenziamento del Siape. […] I risultati ottenuti – continua – sono molto interessanti in un contesto nel quale l’aggiornamento della metodologia per la classificazione degli edifici e l’armonizzazione a livello europeo sono di grande attualità”.

di Ludovica Russotti

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