Che cos’è il sistema prezzo-valore e come influisce sulla vendita e sull’acquisto di immobili? Vediamo insieme per quali tipi di transazioni è possibile applicarlo e quali sono i benefici per chi sceglie di stipulare un contratto di vendita sotto questo regime.
Cos’è e quando si applica
Il sistema del prezzo-valore è stato introdotto per garantire una maggiore trasparenza nelle compravendite: consente, infatti, di evitare che nell’atto di vendita di un immobile venga indicato un importo inferiore rispetto a quello realmente pattuito, al fine di pagare meno tasse.
Con il sistema del prezzo-valore, infatti, la tassazione sul trasferimento dell’immobile viene stabilita sulla base del valore catastale e non dell’importo concordato. Il meccanismo si applica sia per le compravendite di immobili a uso abitativo e relative pertinenze, sia in caso di usufrutto e nuda proprietà.
Questa regola è applicabile alle vendite di immobili calcolate sulla base dell’imposta di registro (con esclusione quindi di quelle soggette a IVA) in cui il compratore è una persona fisica che non eserciterà attività commerciali o professionali entro quegli spazi. Per sua natura, dunque, il prezzo-valore può essere utilizzato quando le parti sono entrambe privati cittadini, ma non solo: il venditore può essere anche una fondazione, un’impresa o un’associazione in regime di esenzione IVA.
Come richiederlo e quali sono i vantaggi
L’acquirente che intenda finalizzare un contratto di vendita sotto questo regime dovrà presentare una richiesta specifica al notaio. Va sottolineato che, nell’atto di acquisto, le due parti sono comunque tenute a specificare la somma concordata: nel caso in cui questa venga nascosta, le imposte di registro, ipotecaria e catastale verranno calcolate sull’intero importo pattuito e non più sul valore catastale, con l’aggiunta di una sanzione variabile dal 50% al 100% della differenza esistente tra l’imposta applicata e quella dovuta.
Nel caso in cui il valore catastale indicato risulti inferiore a quello stabilito dalla legge l’Agenzia delle Entrate richiederà la maggiore imposta derivante dall’applicazione dell’esatto valore catastale, adottando comunque la regola del prezzo-valore.
Quando si applica il meccanismo, tra i vantaggi per i compratori che rispettino tutte le condizioni previste dalla legge vi sono: l’esclusione di accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, a meno che la somma pattuita non venga nascosta del tutto o in parte; la non applicazione delle norme sull’accertamento ai fini IRPEF; una riduzione del 30% dell’onorario del notaio.
di Francesca Lauritano
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