Tel. +39 075 894 49 49

Con lo smart working cambia il concetto di casa: si punta sulla flessibilità

Una camera matrimoniale, una cucina abitabile e un ufficio: ecco cosa non può mancare, oggi, nell’abitazione ideale del numero sempre crescente di persone che scelgono di lavorare da casa. Se fino a una ventina di anni fa il settore residenziale e quello direzionale erano ben distinti, oggi i confini dei diversi rami del mercato immobiliare sono sempre più sfocati: un sondaggio realizzato negli Stati Uniti da John Burns Real Estate Consulting ha rilevato che chi acquista o prende in affitto un’abitazione, il più delle volte si accerta che vi sia anche una stanza adatta al lavoro da remoto.

Cambiano esigenze e prezzi

Per svolgere la propria attività sono sufficienti un computer e una buona connessione a Internet. Non è più necessario trovare un appartamento nei pressi del luogo di lavoro, grazie allo smart working è possibile affittare una stanza in un quartiere periferico o in una zona suburbana e risparmiare sul canone mensile. E ci guadagna anche l’azienda, che non deve più farsi carico delle spese per l’affitto di locali e per i servizi da offrire ai propri dipendenti, come l’energia elettrica, il riscaldamento e il Wi-Fi.

Come riportato da Il Post, il mercato immobiliare statunitense si sta già adattando alle nuove richieste: le case in cui è possibile affittare una stanza e avere a disposizione anche uno spazio di co-working da dividere con i coinquilini vengono rivalutate. Perdono valore, al contrario, i locali pensati per intrattenimento e svago: al posto di una serata davanti alla televisione, gli smart workers preferiscono trascorrere il proprio tempo libero al di fuori delle mura domestiche.

Nuova concezione di casa

Più che l’esposizione della camera da letto o la luminosità della cucina, nella scelta dell’immobile si valutano il livello di comfort e il corretto isolamento dal resto della casa della stanza adibita a studio professionale. La priorità è poter lavorare in un ambiente tranquillo, che favorisca la concentrazione. Si tende a traslocare più di rado, ma anche a preferire l’affitto all’acquisto, in modo da poter cambiare domicilio più facilmente non appena ci si imbatte in un’offerta migliore. La parola d’ordine è flessibilità, concetto che si applica non solo agli orari di lavoro ma anche al modo di concepire la casa.

di Giulia Dallagiovanna

Questo post Con lo smart working cambia il concetto di casa: si punta sulla flessibilità é pubblicato da Immobiliare.it.