Non solo grandi opere architettoniche: anche nei più piccoli appartamenti metropolitani è possibile beneficiare della luce dall’alto. Basta affiancare alle tradizionali finestre ulteriori aperture sulla copertura.
La condizione indispensabile è che ci sia un tetto, ma se abitiamo all’ultimo piano di un condominio, in una villetta, in un loft o semplicemente in un locale indipendente allora possiamo sbizzarrirci con la fantasia. Come? Grazie alla luce naturale che entrerà dalle finestre sul soffitto rendendo il nostro immobile un luogo più piacevole (e più sano) in cui abitare.
Interventi facili da realizzare
Creare delle aperture orizzontali, in modo da permettere alla luce di entrare dall’alto (la cosiddetta luce zenitale), è piuttosto semplice e relativamente economico. Bisogna sempre informarsi presso il proprio Comune ma, a meno di vincoli legati al centro storico, di solito non ci sono motivi per vietare una finestra sul tetto. E questo vale anche per i condomini. Inoltre non si tratta di un lavoro particolarmente invasivo, quindi si possono mettere in conto appena 3-4 giorni per realizzarlo (anche meno in caso di copertura in legno) e massimo 2mila euro per le superfici più ampie. L’importante, ovviamente, è affidarsi a imprese specializzate che si occupino degli aspetti tecnici, tagliando senza indebolire la struttura portante e prevedendo adeguate ventilazione e ombreggiatura.
I vantaggi della finestra sul tetto
La luce naturale permette di risparmiare sulla bolletta, aumenta il valore di un immobile e senza dubbio contribuisce a migliorare il benessere psicofisico di chi ci abita. Se arriva da una finestra sul tetto, per di più, è costante durante tutta la giornata e non risente dell’orientamento della casa. Ma il vantaggio di un’apertura dall’alto è anche sul ricambio dell’aria: se le finestre vengono installate ad altezze diverse, si crea un “effetto camino”, ovvero l’aria calda esce dall’alto e fa entrare dal basso quella esterna, più fresca. È quindi l’idea perfetta per illuminare sottoscala e zone anguste e buie, ma anche per rendere abitabili sottotetti e mansarde.
di Laura Fabbro
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