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Conti pubblici: Istat rileva calo del rapporto deficit-Pil

L’Istat ha da poco pubblicato l’ultimo report sull’andamento dei conti pubblici e sul reddito di famiglie e imprese, focalizzandosi sul periodo aprile-giugno 2021.

Il quadro che emerge è piuttosto incoraggiante: da una parte si è ridotta l’incidenza del deficit delle Amministrazione Pubbliche (AP) sul Pil e dall’altra è aumentato, seppure leggermente, il potere di acquisto delle famiglie. Ecco i dettagli.

L’andamento dei conti pubblici nel secondo trimestre del 2021

Grazie alla riduzione delle uscite, che il calo delle entrate ha compensato solo in parte, l’indebitamento delle amministrazioni pubbliche in rapporto al PIL è diminuito, passando dal -12,9% del secondo trimestre del 2020 al -7,6% dello stesso periodo del 2021.

In negativo anche il saldo delle AP, sia primario sia corrente: il primo ha avuto un’incidenza sul PIL del -3,6% (contro il-8,7% del secondo trimestre del 2020), il secondo del -1,0% (-8% nel 2020).

Pressione fiscale e reddito delle famiglie

Secondo l’istituto nazionale di statistica nei primi tre mesi dell’anno la pressione fiscale si è ridotta di 0,5 punti percentuali (pari al 41,9%), mentre si è registrato un lieve aumento per quanto riguarda il potere di acquisto delle famiglie, sebbene frenato dal contestuale aumento dei prezzi.

La crescita dei consumi finali ha inoltre determinato un calo nella propensione al risparmio da parte degli italiani (12,9%, ovvero circa 4 punti percentuali in meno rispetto al primo trimestre dell’anno): un segnale positivo, ma i numeri sono ancora lontani da quelli pre-crisi.

di Laura Fabbro

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