Bologna si rivela ancora una volta la città degli esperimenti delle nuove forme di abitare: dopo le social street, partite all’ombra delle torri e poi diffuse in altri grandi centri, arriva un’altra novità, quella di un intero condominio riservato a inquilini anziani e appartenenti alla comunità LGBT.
Un gruppo di professionisti ha condotto uno studio di oltre un anno presso la Bologna Business School, arrivando a ideare un progetto che ha già riscosso molto successo all’estero e sicuramente replicabile nelle altre grandi città italiane. Nel bolognese nascerà un condominio di circa 50 appartamenti riservati ad anziani gay rimasti da soli.
Oltre che creare una comunità coesa, in cui farsi compagnia, il palazzo sarà dotato di strutture di assistenza sanitaria e di spazi dedicati al tempo libero. Il fine è quello di combattere la solitudine e dar forza a chi con l’età è rimasto solo, magari a causa di perdite o di rapporti familiari complessi. Oltre al fine filantropico, il progetto è stato studiato per essere economicamente sostenibile. Infatti si sta cercando un investitore che entri nella società secondo due possibili modalità. Da un lato si sta pensando di trovare qualcuno che metta a disposizione il proprio immobile, dall’altro si ipotizza l’idea di un imprenditore che anticipi tutti i canoni di locazione degli inquilini, in attesa che gli appartamenti vengano riempiti. In entrambi i casi si parla di una cifra ipotetica di investimento pari a 400mila euro. Secondo i calcoli degli ideatori del progetto, il potenziale pubblico interessato sarebbe composto da circa 35mila over 55.
Fonte: https://www.immobiliare.it/news/da-bologna-lidea-di-un-condominio-per-anziani-gay-30284