Correva l’anno 2008 e le famiglie italiane spendevano in media 464 euro l’anno per l’elettricità. Oggi, a distanza di un decennio, la bolletta è salita a oltre 533 euro, ossia il 15% in più. A rivelarlo è il Codacons attraverso uno studio pubblicato di recente, nel quale si mettono in luce anche le cause di questo incremento.
Le tariffe calano ma le bollette aumentano
Sebbene dal 1° aprile siano entrati in vigore i ribassi per le bollette, come promesso dall’Autorità per l’energia, la spesa per gas e luce è aumentata negli ultimi 10 anni rispettivamente di 30 e 69,7 euro. L’aggravio è quindi particolarmente evidente per l’energia elettrica, ma in entrambi i casi ciò che pesa, e impressiona l’Associazione in difesa dei consumatori, è l’abnorme crescita della tassazione.
Tasse e oneri incidono su oltre il 35% della spesa
Nel 2008 le imposte e i cosiddetti oneri di sistema pesavano per il 22% circa della spesa sulla bolletta elettrica e per il 37,7% su quella del gas. Oggi siamo invece arrivati al 35,78% e al 42,5%, che tradotto in euro significa che si è passati da 102,5 euro a oltre 190, e da 381,6 a 442,85. Ma che cosa sono, esattamente, gli oneri di sistema? Il Codacons li definisce come “voci che non hanno nulla a che vedere con i consumi elettrici e che contengono balzelli vari quali oneri nucleari (ovvero la copertura dei costi per lo smantellamento delle centrali nucleari dismesse), agevolazioni per il settore ferroviario, agevolazioni alle industrie energivore ecc”, il cui gettito, a detta della stessa Autorità per l’energia, viene in parte destinato al bilancio dello Stato, come previsto dalle leggi finanziarie del 2005 e 2006.
di Laura Fabbro
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