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Decreto Riaperture: che cosa cambia per il settore immobiliare con la zona gialla?

Da ieri molte regioni italiane sono tornate a tingersi di giallo: la zona con il minor grado di restrizioni è stata ripristinata dopo circa un mese di stop in quasi tutta la penisola. Restano in arancione solo Valle d’Aosta, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. La Sardegna invece è l’unica a rimanere in zona rossa.

Che cosa comporta questo cambiamento per il settore immobiliare? Di fatto, le visite immobiliari erano già consentite anche in zona rossa e in zona arancione, come riportato tra le Faq del Governo. Ma l’allentamento delle misure potrebbe avere ulteriori ripercussioni positive sul comparto.

Ed è proprio questa la speranza delle tre principali associazioni di categoria degli agenti immobiliari, a cui abbiamo voluto chiedere un parare sulle ricadute che le disposizioni del Governo Draghi avrebbero per le agenzie e per l’interno comparto.

Una rinnovata fiducia, affitti turistici e nuove tendenze del mercato

Un clima di maggiore fiducia e in parte anche di maggiore serenità viene salutato come un forte incentivo per la ripresa delle compravendite immobiliari, che beneficeranno di una nuova consapevolezza degli strumenti digitali oggi a disposizione, unita all’esperienza delle più tradizionali figure professionali.

Siamo convinti che il piano delle riaperture approvato pochi giorni fa dal Governo determinerà un effetto di ulteriore impulso per il mercato immobiliare: significherà il ritorno al lavoro per tanti cittadini ma anche un graduale recupero della socialità. Questi sono entrambi fattori determinanti per il ripristino di quella serenità e di quell’ottimismo alla base di una progettualità imprescindibile per decidere di comprare o vendere casa. In pratica le riaperture unitamente all’accelerazione della campagna di vaccinazione comporteranno una consistente iniezione di fiducia da sempre fondamentale per la vitalità del comparto immobiliare. Conseguentemente anche per le agenzie immobiliari, che in questo periodo si sono ulteriormente evolute dal punto di vista tecnologico, prevediamo effetti positivi. Anche e soprattutto considerando che i cittadini durante la pandemia, se da un lato hanno ancor più affinato le proprie conoscenze digitali utilizzando sempre di più il web per la ricerca dell’immobile di gradimento, dall’altro hanno definitivamente compreso che per acquistarlo hanno necessità di usufruire dei servizi di un agente immobiliare professionale che, in questo periodo di grande incertezza e confusione, li tuteli e li assista nel delicato percorso della compravendita.

GIAN BATTISTA BACCARINI, presidente nazionale Fiaip

Una maggiore libertà di movimento – ma sempre nel rispetto delle comuni norme di protezione – potrebbe rafforzare il settore delle compravendite e soprattutto quello degli affitti turistici.

Nel provvedimento sulle riaperture varato dal Consiglio dei Ministri non ci sono misure che si rivolgono specificatamente a chi svolge l’attività di intermediazione immobiliare. Le agenzie immobiliari, infatti, a parte il primo lockdown del marzo 2020, hanno continuato a lavorare nel rispetto dei protocolli di sicurezza per il contrasto al Covid-19, garantendo l’operatività del mercato. Con il decreto legge sulle riaperture, grazie anche all’introduzione dei pass vaccinali, ci aspettiamo di sicuro una maggiore libertà di movimento da parte degli operatori immobiliari, ma soprattutto da parte dei clienti-consumatori che potranno finalmente spostarsi con una maggiore serenità per visitare gli immobili. Il comparto potrebbe giovarne con l’aumento delle compravendite in generale e delle locazioni immobiliari soprattutto turistiche, visto che ci avviciniamo alla stagione estiva. È chiaro che occorre non abbassare la guardia contro il Covid-19, tenendo sempre come principio cardine il rispetto dei protocolli di sicurezza negli ambienti di lavoro, il distanziamento sociale, l’utilizzo delle misure precauzionali contro la diffusione dell’infezione, ma soprattutto il buon senso. L’opportunità di acquistare la casa è un diritto che deve convergere con quello alla salute di tutti i cittadini.

SANTINO TAVERNA, presidente nazionale Fimaa – Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia

Saranno inoltre da monitorare le nuove direzioni verso cui si dirigono le tendenze di ricerca post-lockdown.

Non vi è ombra di dubbio che l’immobiliare si sia dimostrato un settore di investimento certo e sicuro. A maggior ragione in questo periodo di pandemia e quindi di ristrettezze, nel quale si è innescata la ricerca di case confortevoli che soddisfino le necessità primarie.
Da un punto di vista operativo si sono creati due mercati: quello delle grandi città, che non ha subito pressioni né in termini di scambi né di prezzo; e quello della provincia che invece ha registrato la necessaria diminuzione dei valori unitari, fermo restando il volume della domanda.
Un altro aspetto interessante è l’aumento della domanda di case di nuova costruzione, con preferenza per le case in legno e per materiali “sostenibili” dal punto di vista bio energetico. Per questa ragione sono richiesti lotti edificabili, nelle lottizzazioni di nuovo impianto a ridosso dei centri cittadini. Ciò è dovuto al bisogno di “aria”, autonomia e indipendenza dei nuclei famigliari con bimbi.
Tuttavia, il dato più significativo è forse la tenuta del comparto e quindi del bisogno di intermediazione immobiliare. Molto sarà determinato dalla capacità di rivalutare la permuta immobiliare, dato il fatto che molti vendono la propria abitazione per acquistarne una nuova. Le banche dovranno fare la loro parte fornendo agli agenti immobiliari prodotti di finanziamento e mutuo snelli e adeguati alla domanda.
Le reti organizzate stanno sviluppando i loro network, a riprova della vitalità del settore.

PAOLO BELLINI, fondatore e vice presidente di A.N.A.M.A. Nazionale

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