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Deumidificatore: cosa c’è da sapere per scegliere quello giusto

Con il caldo che sembra finalmente arrivato, molte famiglie iniziano a chiedersi come mantenere fresche le stanze delle loro case senza spendere una fortuna e limitando l’impatto ambientale. L’acquisto di un deumidificatore è una soluzione molto apprezzata, perché riduce il livello di percezione dell’umidità fino al 50% e aumenta la sensazione di benessere. Ma tra i vari modelli presenti in commercio, quali sono quelli più convenienti?

Una prima distinzione

Il principio di funzionamento è semplice ed è sempre lo stesso: all’interno del deumidificatore si trova un gas che circola di continuo e che “cattura” l’aria, ne assorbe l’umidità e la reintroduce nell’ambiente. In commercio sono disponibili vari modelli, divisibili in due grandi categorie: essiccativi e refrigerativi. I primi ottengono la deumidificazione dell’aria grazie alla presenza di materiali essiccanti come il gel di silice. Sono economici ma meno efficienti dei secondi, che sono caratterizzati da un meccanismo più complesso e che garantiscono un risultato ottimale anche negli ambienti più ampi.

Capire il consumo

In linea generale, la potenza del deumidificatore è di circa 300 W: quindi 0,3 kWh se non meno, dato che dopo la prima ora di utilizzo il consumo diminuisce. Se consideriamo che 1 kWh di energia elettrica costa circa 19 centesimi di euro, è chiaro che si tratta di un elettrodomestico poco dispendioso. Inoltre, molti modelli sono dotati di sensori che spengono l’apparecchio una volta raggiunto il livello di umidità desiderato. Può essere utile anche acquistare un wattmetro, uno strumento che consente di calcolare i consumi effettivi.

Deumidificatore o condizionatore?

Il vantaggio del deumidificatore è che non presenta alcun collegamento con l’esterno, quindi evita la dispersione dell’aria e non comporta perdite di acqua. Un secondo aspetto positivo è il costo, più basso rispetto a un condizionatore dotato della funzione di deumidificazione. Tra le opzioni da tenere in considerazione anche i climatizzatori di classe energetica alta, perché consumano poco e permettono di regolare la temperatura sia in inverno sia in estate.

di Laura Fabbro

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