Un quartiere poco noto di Milano è quello denominato Maggiolina: si tratta di una zona residenziale, caratterizzata dalla presenza di verde, dalla tranquillità e da un contesto signorile, fatto di palazzine basse.
Prende il nome da una cascina, La Maggiolina appunto, che sorgeva anticamente lungo le rive del fiume Seveso e la cui esistenza è testimoniata in alcuni documenti a partire dal 1600: la cascina venne poi demolita negli anni Venti, lasciando il proprio ricordo solo nel nome del quartiere e di una sua via.
Scopriamo cosa c’è da vedere in questa zona di Milano.
Villa Mirabello
Un tempo collocata nelle campagne alle porte di Milano, la villa è un esempio di cascina suburbana quattrocentesca che fungeva da luogo di villeggiatura nel periodo estivo: essa ha ospitato anche Ludovico il Moro, il Signore di Milano.
La struttura, molto bella, è caratterizzata da mattoni a vista, antichi affreschi, un cortile e una piccola cappella.
Villa Figini
Realizzata dall’architetto Luigi Figini verso la metà degli anni Trenta, ha una particolare struttura con 12 pilastri di cemento che la sollevano dal terreno: è il primo esempio a Milano di architettura razionalista ed è dotata di numerosi comfort, tra cui un solarium e una palestra.
Città-Giardino
La Maggiolina è il primo esempio di città-giardino d’Italia: la necessità di questo tipo di aree residenziali nasce nella seconda metà dell’Ottocento quando iniziano a vedersi i primi danni dello sviluppo industriale sull’ambiente. Si sente così l’esigenza di una riprogettazione delle città, con l’intento di migliorare la qualità della vita ampliando gli spazi verdi.
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Case igloo
Si tratta di costruzioni molto particolari, realizzate dall’ingegnere Mario Cavallè nel 1946, che si ispirò all’architettura delle case a pianta circolare allora in voga negli Stati Uniti: sono piccole casette di circa 50 metri quadrati sviluppate su due livelli, tutt’oggi abitate.
Lo stesso Cavallè progettò anche le case fungo, oggi non più esistenti perché demolite negli anni Sessanta.
A’ Riccione
Fu il primo ristorante di Milano a servire pesce fresco: in origine denominato Vecchia Riccione, all’inizio degli anni Sessanta era frequentato solamente da camionisti di passaggio e proponeva cucina romagnola, ma con il tempo si trasformò in un ristorante di lusso.
Pasticceria Martesana
Fondata nel 1966, è considerata tra le migliori pasticcerie a livello nazionale e la sua specificità è quella di lavorare non solo sulla ricerca del gusto, ma anche dell’estetica e della varietà.
Edificio borghese
Situato in Piazza Carbonari, fu progettato nel 1960 dall’architetto Caccia Dominioni con la volontà di creare un forte contrasto con il contesto: si tratta infatti di un condominio borghese, che opta per soluzioni ricercate nella forma e nei materiali, all’interno di una zona di periferia.
Torre Milano
Questo edificio, non ancora realizzato, sorgerà sulle macerie di uno stabile che versava in uno stato di abbandono e degrado: la Torre Milano, un nuovo grattacielo ecosostenibile, sarà alta 86 metri, sarà affiancata da due edifici più bassi di due piani e ospiterà 100 appartamenti.
Villaggio dei Giornalisti
Il complesso residenziale fatto di piccole villette è denominato Villaggio dei Giornalisti in quanto in passato vi hanno abitato editori, scrittori e giornalisti, tra cui il fondatore e primo direttore del “Corriere dei Piccoli” Silvio Spaventa Filippi.
Piazza Carbonari
Piazza Carbonati, sopraelevata rispetto al piano stradale, fu creata artificialmente nel 1912 per permettere la continuità della Circonvallazione delle Regioni.
A 100 anni dalla sua costruzione è stata recentemente ripensata e ristrutturata nel 2012, aumentandone la superficie verde e creando una pista ciclabile.
*Immagine di copertina: Credits to: milanocittastato.it
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