Nel corso dell’Expo che si concluderà a marzo 2022, Dubai pensa al proprio futuro e si rivolge a cinque studi di architettura perché immaginino lo sviluppo urbano della metropoli da qui al 2040.
L’obiettivo è quello di risolvere alcune problematiche intrinseche alla città, come l’approvvigionamento di acqua e il traffico, in chiave green. Ecco come potrebbe trasformarsi Dubai nell’arco dei prossimi 20 anni secondo il Dubai 2040 Urban Master Plan lanciato dal vicepresidente e primo ministro dell’emirato, lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum.
Pensiline e camminamenti per una città a 15 minuti
Nel corso della Dubai Design Week, la mostra 2040: d3 Architecture Exhibition ha proposto interessanti soluzioni che potrebbero cambiare non solo il volto di Dubai, ma anche le abitudini di vita dei suoi abitanti.
Come per esempio il piano di mobilità che, grazie all’intelligenza artificiale, saprà consigliare il mezzo più veloce per raggiungere la destinazione; o la creazione di aree che permettano di avere a disposizione tutti i servizi essenziali nell’arco di 15 minuti; o ancora la costruzione di camminamenti ombreggiati che colleghino fra loro i diversi isolati, risolvendo uno dei maggiori problemi della città: le elevate temperature rendono quasi impossibile, infatti, spostarsi a piedi da un quartiere all’altro. Non solo grattacieli, quindi, ma soprattutto tanto verde, disposto all’interno di edifici residenziali di pochi piani.
Una città in continuo fermento
Tra progetti in cantiere e altri già avviati, Dubai ha ripreso il suo sviluppo dopo il rallentamento del 2020. I turisti possono già ammirare per esempio il Bluewaters Island, quartiere costruito su un’isola artificiale dove svetta l’AIN Dubai, la ruota panoramica che con i suoi 250 metri è la più alta del mondo. Entro il 2022 è prevista poi l’inaugurazione della Dubai Tower Creek, un edificio di oltre 800 metri da cui si godrà una vista a 360 gradi sull’intera città.
di Laura Fabbro
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