“Piroette di sabbia e le guglie del Duomo”. Cominciava così un vecchio brano di Alberto Fortis, contenuto in uno dei 100 dischi italiani più belli di sempre, secondo la prestigiosa rivista Rolling Stone. Una canzone che, a cominciare dal 1979 (anno di incisione) ha accompagnato i viaggiatori solitari in auto della Milano di notte, qualche anno prima che si aprisse il sipario sulla Milano da bere, mentre l’Italia pian piano si lasciava alle spalle gli anni di piombo e provava ad abbracciare un nuovo benessere. Viaggi che si concludevano proprio lì, davanti alle guglie del Duomo, poco prima che il neon sbiadito della Metro rossa si riaccendesse all’alba.
Se Fortis potesse viaggiare oggi, in auto e di notte, scoprirebbe che il cuore della città ha più o meno conservato il suo fascino vintage. Magari troverebbe le terrazze e i caffè con vista Duomo più futuristiche del solito. Ma, la Milano che cambia è soprattutto in periferia e nella prima cintura attorno alla Cattedrale gotica, il simbolo della città.
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I bandi per rifare il look a Duomo
Eppure, qualcosa ogni tanto si muove anche qui. Già nel febbraio 2017, quando il sindaco era l’attuale Giuseppe Sala, ma al suo primo mandato, piazza Duomo fu adornata di palme e banani. Le critiche non mancarono, ma il progetto realizzato dall’architetto milanese Marco Bay e sponsorizzato da Starbucks si rivelò piuttosto visionario.
Oggi, Palazzo Marino prova a rifare il look in Duomo. Il Comune ha appena pubblicato sul sito ufficiale i bandi per assegnare quattro spazi in quella zona, pronti a cedere il posto a un centro commerciale del lusso, un nuovo hotel da sogno con vista sulla Cattedrale gotica e simbolo della città, e due nuovi negozi.
L’amministrazione, si legge in una nota, “intende valorizzare immobili di pregio di proprietà demaniale: si tratta dell’edificio in Galleria Ciro Fontana 3, del palazzo storico fra via Dogana e piazza Duomo e di due locali in Galleria Vittorio Emanuele“.
Dal Comune fanno sapere come saranno allestiti questi nuovi spazi e quanto costeranno.
- I sei piani, più tre interrati, in Galleria Ciro Fontana saranno proposti ad un canone annuo a base d’asta di 6.051.903 euro per essere trasformati in un ‘luxury mall‘, una struttura commerciale multipiano con al massimo 5 diverse insegne. In caso di diserzione della prima procedura, saranno ammesse offerte per l’utilizzo di questa area come albergo e servizi, ad un canone minimo di un milione e 902mila euro. Oltre 2mila i metri quadri, oggi in parte liberi e in parte occupati da uffici comunali già ricollocati o in previsione di esserlo.
- Il complesso monumentale fra piazza Duomo, via Marconi, via Dogana e via Mazzini sarà composto di 7.544 metri quadri, offerto ad un canone annuo a base d’asta di 6 milioni e 708mila euro, per 18 anni. Spazi distribuiti tra piano terra, ammezzato, primo, secondo, terzo, quarto, quinto piano, oltre che piani interrati e sottotetto e saranno destinati ad albergo, con servizi e negozi al piano terra, ristorazione e bar al piano ammezzato.
- Primo locale in Galleria. Riguarda 188 metri quadri con ingresso e doppia vetrina sull’Ottagono attualmente occupati da Tod’s ma il cui contratto è scaduto. L’amministrazione lo propone all’incanto ad un canone annuo a base d’asta di 545mila euro, per 18 anni.
- Il secondo locale in Galleria. Due vetrine da 126 metri quadri ad un canone annuo a base d’asta di 365mila euro, e le quattro vetrine a insegna ‘Davis’ affacciate su piazza Duomo, per 540 metri quadri su quattro livelli, proposti ad un canone base di 1 milione e 565mila euro.
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