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Emilia Romagna: stop all’aumento dei prezzi degli immobili

Dopo mesi di aumenti consistenti, rallenta la crescita dei prezzi delle case in Emilia Romagna. Secondo infatti quanto messo in luce dal nostro ultimo Osservatorio, nel terzo trimestre di questo 2020 le cifre necessarie per acquistare un immobile, oppure per affittarlo, si sono stabilizzate.

Quanto costa comprare casa oggi

Se è vero che i costi delle case si registrano tutto sommato stabili rispetto al trimestre precedente, è altrettanto vero che se si allarga l’arco temporale la situazione appare ben diversa. Rispetto a quanto rilevato nel 2019, i costi delle case in Emilia Romagna sono cresciuti del +2%, per raggiungere una cifra media richiesta che si posiziona sui 1.929 euro al metro quadro.

 Il congelamento dei prezzi rispetto al precedente trimestre è una dinamica che caratterizza più o meno tutti i principali capoluoghi, ad eccezione di Modena, dove al contrario i prezzi sono aumentati del 2,8% per arrivare a una richiesta media di 2.146 euro al metro quadro. Numeri alla mano: per acquistare un monolocale a Modena di 45 mq sono necessari circa 96.570 euro, mentre per acquistare la stessa metratura a Bologna servono oltre 138.000 euro, nonostante qui il trend di crescita dei prezzi negli ultimi mesi si sia praticamente arrestato. È proprio Bologna a mantenere il primato del capoluogo più caro della regione. Dal lato opposto della classifica ci sono Ferrara e Piacenza, che rimangono le città più economiche; in entrambi i casi per finalizzare l’acquisto di un monolocale della precedente metratura sono sufficienti 67.500 euro circa (1.550 euro/ mq).

Cosa accade per le locazioni

A livello regionale, stando ai dati dell’Osservatorio, i costi degli affitti non sono aumentati rispetto a tre mesi fa. Scendendo però nel dettaglio emergono delle diversità evidenti. Bologna, nonostante sia anche in questo caso la città più cara con quasi 14 euro al mq, nell’ultimo trimestre ha visto una discesa dei prezzi del 2%. In linea generale sono le città con i prezzi più bassi che hanno visto un leggero incremento delle cifre necessarie per gli affitti; è questo il caso di Forlì, Piacenza e Cesena, rispettivamente con un +2,5, +2,3 e +1,5%.

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