L’ENEA sta sperimentando l’intelligenza artificiale per simulare il consumo medio di un immobile nell’arco di 25 anni. Lo scopo? Capire se, in Italia, le attuali strategie di efficienza energetica siano ottimali e come eventualmente modificarle nel medio-lungo periodo.
Umbria: terreno di prova dell’AI
Come terreno di prova per declinare l’AI in questo settore ed effettuare gli studi necessari, l’ENEA ha scelto la Regione Umbria, un’area specifica, ma secondo l’ente, rappresentativa della situazione nazionale. Infatti qui:
- quasi l’84% degli immobili risale a prima degli anni ’90;
- gli immobili hanno una superficie utile media compresa tra i 60 e i 150 metri quadrati;
- le abitazioni sono dotate prevalentemente di impianti autonomi alimentati a gas naturale.
L’esperimento
Stimata la domanda energetica totale del parco edilizio della Regione, i ricercatori hanno poi sviluppato e addestrato un’intelligenza artificiale in grado di simulare i consumi energetici del patrimonio edilizio preso in analisi per un intervallo temporale di 25 anni. Tutto applicando ben 6 diverse strategie di efficientamento energetico.
Iole Nardi, ricercatrice del Laboratorio ENEA di Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano spiega che “in alcuni contesti, come quello umbro, gli interventi combinati su involucro e impianti, anche se più onerosi e dunque realizzabili su un numero limitato di edifici, permettono risparmi energetici più significativi rispetto a quelli derivanti da singoli interventi, come la sostituzione degli infissi, anche se replicati su molti più edifici”.
Sulla base dei primi risultati, gli esperti ENEA, hanno continuato a testare l’intelligenza artificiale fornendole dati di previsioni energetiche volte a individuare gli edifici da riqualificare relativamente al contesto climatico. Il risultato è stato nettamente positivo: un possibile aumento, fino al 23%, del risparmio energetico.
di Linda Compagnoni
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