Tel. +39 075 894 49 49

Equity crowdfunding immobiliare: primo progetto italiano positivo

Si è chiuso dopo cinque mesi il primo progetto di equity crowdfunding nel mercato immobiliare commerciale in Italia, e lo ha fatto con ottimi risultati. Si tratta dell’iniziativa “Jesolo Baia Blu”, promossa sulla piattaforma Walliance, che solo a maggio di quest’anno aveva raccolto un totale di 770.600 euro da ben 92 investitori privati con la finalità di costruire nell’area di Jesolo un super resort da 35 appartamenti.

Una novità per gli immobili commerciali

L’operazione condotta a Jesolo ha rappresentato un vero e proprio punto di partenza vincente per un settore ancora poco sviluppato nel nostro Paese, profilando alcune interessanti aspettative per le iniziative in cantiere nei prossimi mesi. Il progetto messo a punto dalla società trentina Mak Invest si è caratterizzato per un grande appeal agli occhi degli investitori, tanto da portare la raccolta dei fondi a chiudersi in soli sette giorni.

Come funziona l’equity crowdfunding?

La base di partenza è la creazione di una società veicolo, i cui sottoscrittori assumono il ruolo di soci con quote variabili da caso a caso, che partecipa in modo attivo al progetto di costruzione. Lo “Jesolo Baia Blu” ad esempio aveva un valore complessivo di circa 7 milioni di euro: l’8% è stato coperto dal crowdfunding, il 45% da Mark Invest, il 31% erogato da un prestito bancario tradizionale e il 16% dalle caparre sui versamenti degli acquirenti.

Le diverse piattaforme ideate per questi progetti, da non confondere con quelle “lending”, selezionano in modo approfondito i diversi progetti: i capitali investiti rimangono comunque sempre a rischio in quanto non ci si può attendere un rendimento preciso. Si tratta di una vera e propria iniziativa imprenditoriale da parte di privati a tutti gli effetti.

di Francesca Lauritano

Questo post Equity crowdfunding immobiliare: primo progetto italiano positivo é pubblicato da Immobiliare.it.