Ridurre gli effetti negativi causati dall’emergenza Covid sul reddito dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti, allo scopo di favorire la ripresa della loro attività: con questo obiettivo la legge di Bilancio 2021 ha riconosciuto un esonero contributivo per i professionisti che rispettano specifici requisiti.
Vediamo di cosa si tratta e a chi spetta l’esonero.
L’esonero contributivo: cosa è
La dotazione finanziaria iniziale è di 2.500 milioni di euro per l’anno 2021, destinata a finanziare l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS e dai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.
L’esonero contributivo, se riconosciuto dall’INPS dopo la presentazione di apposita istanza di richiesta, deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi, compilando il quadro RR del modello Redditi 2022 Persone Fisiche.
Chi ha diritto all’esonero contributivo?
Gli iscritti alle Gestioni previdenziali INPS hanno diritto all’esonero, se provvisti di posizione aziendale attiva alla data del 31 dicembre 2020 e iscritti alla Gestione previdenziale per la quale è chiesto l’esonero alla data del 1° gennaio 2021.
Sono inoltre destinatari dell’esonero i soggetti che abbiano provveduto a presentare tempestiva iscrizione alla Gestione previdenziale. Inoltre, tali soggetti devono:
- avere subito un calo del fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 non inferiore al 33%rispetto a quelli dell’anno 2019;
- avere percepito, nel periodo d’imposta 2019, un reddito da lavoro o derivante dall’attività che comporta l’iscrizione alla Gestione non superiore a 50.000 euro;
- risultare in possesso del DURC;
- non essere titolari di contratto di lavoro subordinato;
- non essere titolari di pensione diretta.
di Aurora Tamigio
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