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Friuli Venezia Giulia: stop alla stagione sciistica per fronteggiare il caro energia

Niente più settimane bianche e weekend sulla neve in Friuli Venezia Giulia, qui la stagione sciistica si chiude in anticipo. Ad annunciarlo è stato Massimiliano Fedriga, presidente della regione autonoma. Il motivo dello stop anticipato è dovuto a due necessità: razionalizzare l’energia elettrica utilizzata per il funzionamento degli impianti sciistici e risparmiare sulle spese del gasolio per alimentare i gatti delle nevi che ogni giorno si occupano di battere e tenere in ordine le piste.

La nuova chiusura anticipa di diversi giorni il termine originariamente programmato. Originariamente infatti, le date di chiusura della stagione erano fissate al 3 aprile per tutti i poli sciistici tranne Sella Nevea, che avrebbe proseguito l’attività fino al 25 aprile. La decisione è stata presa a seguito di un incontro fra il presidente Fedriga e i vertici dell’agenzia regionale Promoturismo FVG.

Le nuove chiusure

A Forni di Sopra, Sauris e Sappada gli impianti chiuderanno definitivamente lunedì 28 marzo, mentre a Tarvisio, sullo Zoncolan e a Piancavallo dal 28 marzo al 3 di aprile resteranno aperti solo due impianti, a Sella Nevea invece si potrà sciare fino al 7 aprile

Gli impianti di risalita

Nello specifico, dal 28 marzo al 3 aprile, a rimanere aperti saranno a Tarvisio la telecabina Lussari e la seggiovia Nuova Tarvisio, poi Zoncolan, con Funifor Ravascletto e la seggiovia Valvan (lato Ravascletto chiusa la pista di rientro, lato Sutrio aperte le numero 1, 2 e 4).  Anche le seggiovie Casere e Busa Grande di Piancavallo resteranno aperte. Per quello che riguarda l’area di Sella Nevea si potrà sciare sino al lunedì di Pasquetta (18 aprile), ma dal 28 marzo rimarranno aperti solo la telecabina e Funifor.

I costi

Il settore del turismo della neve riceve un altro duro colpo. Dopo le notevoli problematiche legate all’emergenza Covid-19, con la forte riduzione delle aperture e il netto calo delle presenze dei turisti, ora deve affrontare l’aumento delle tariffe energetiche. Promoturismo FVG si trovava in una situazione di allarme già da inizio anno, con una bolletta per il mese di gennaio decisamente salata (le prime stime elaborate dall’agenzia regionale parlano di due milioni di euro di spesa rispetto a due stagioni fa, dato che lo scorso inverno non si era praticamente sciato a causa della pandemia).   

La stagione 2021-2022

La stagione 2021-2022 aveva sinora ottenuto discreti risultati. Durante i weekend si era registrato un flusso di turisti, per lo più provenienti da zone limitrofe e non eccessivamente distanti, che aveva sopperito alla carenza di turisti stranieri.

di Elisa Zanetti

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