L’ultima acquisizione del colosso Generali sembra essere il famoso edificio Times Square a Londra. In Queen Victoria Street e vicino alla ceelbre Cattedrale di St. Paul, Generali Real estate ha acquistato l’edificio da Blackstone come sede per i suoi nuovi uffici.
L’affare
Quest’acquisizione è un passo in linea con la politica di diversificazione all’estero già inaugurata qualche mese fa. Una mossa che sembra sia costata attorno ai 500 milioni di euro. Le acquisizioni effettuate da Generali negli ultimi due anni sono state pari a:
- 1,7 miliardi di euro nel 2019;
- 1 miliardo di euro nel 2020.
Quindi per il 2021 l’intenzione è quella di chiudere con 2,5 miliardi di acquisizioni, con una maggioranza oltreconfine, in particolare verso città quali: Londra, Parigi, Varsavia e Francoforte.
Nel breve futuro: Londra e Asia
Non è la prima volta che Generali investe a Londra, il colosso, infatti, aveva già curato il completamento di One Fencourt nel 2019. E sembra che non sarà nemmeno l’ultima, vista la chiara intenzione di trasformare Londra in uno dei suoi principali mercati prima di volgere lo sguardo verso Est.
“Continuiamo il ribilanciamento geografico in 15 capitali europee, tra cui Parigi, Londra, Praga, Berlino – spiega Aldo Mazzocco, head of private markets and real assets della business unit Generali asset & wealth management. Il nostro approccio è molto selettivo. Analizziamo più di 500 opportunità per concluderne 30. Poi punteremo sull’Asia, questa volta con investimenti diretti. La strategia nel Regno Unito prevede acquisizioni di uffici, residenziale e logistica. Siamo già in trattativa per chiudere altri deal”.
Esportare l’esperienza Citylife: l’importanza di uffici flessibili
Con circa 33,4 miliardi di asset in gestione, di cui 29 miliardi di proprietà, Generali Real Estate nel suo campo è un colosso mondiale: il solo portafoglio italiano vale circa 11 miliardi.
“La nostra idea – racconta Mazzocco – è acquistare compendi piuttosto grandi, porzioni di quartieri dove portare i nostri format e trasferire l’esperienza Citylife”.
È questo l’obiettivo da portare a termine grazie al fondo di 3 miliardi dedicato agli investimenti in equity nel real estate globale: fondo investito al momento a Milano, dove quest’anno è stata conclusa l’acquisizione di un portafoglio alla Maggiolina, Francoforte e Clichy.
“Dalla pandemia ci rimarrà una lezione – dice Mazzocco -: la scelta di acquistare case più vivibili, pur senza ritornare ad abitare in campagna; un salto tecnologico che ci consente di allestire uffici più flessibili con impiegati che, ove occorra, possano anche lavorare da casa. Anche se molti hanno voglia di tornare alla propria scrivania per scambiare conoscenze ed energie”.
di Linda Compagnoni
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