Le nature-based solutions (NBS) utilizzano gli elementi naturali e le loro caratteristiche per risolvere sfide economiche e sociali legate ai cambiamenti climatici, come l’inquinamento o la gestione del rischio di calamità ambientali. Soprattutto nelle città e nei contesti più antropizzati, sono destinate a essere risolutive per il futuro dell’urbanistica e dell’abitare umano.
Il futuro delle città sono le nature-based solutions
Che la popolazione urbana sia in aumento è un dato di fatto: a oggi, nel mondo, il 55% delle persone vive in ambienti urbani e si stima che questa percentuale raggiungerà il 70% entro il 2050. Il tema delle città del futuro è, quindi, legato a doppio filo al dibattito globale sul cambiamento climatico: l’aumento delle temperature, l’intensificarsi delle piogge e l’innalzamento del livello del mare rischia di mettere seriamente a rischio gli insediamenti urbani. L’idea che sta dietro le nature-based solutions è quella di assecondare i processi naturali, agevolando la biodiversità a consentire alla natura di autoregolarsi, per andare incontro a un mantenimento dell’equilibrio generale del pianeta.
Piante e edilizia: un esempio di nature-based solutions Tra gli esempi più diffusi ed efficaci di nature-based solutions c’è utilizzo di piante nell’edilizia, utili a risolvere molti dei problemi che affliggono le città: le piante contrastano l’aumento della temperatura e purificano l’aria da smog e agenti inquinanti; inoltre, inserite in progetti di architettura biofilica, hanno effetti positivi sulla salute mentale di chi abita gli edifici. Per questo, oggi, non c’è progetto di riqualificazione urbana che non includa interventi legati al verde pubblico e in numerose iniziative di edilizia sostenibile è prevista l’integrazione di piante nell’architettura. Qualche esempio? Il Bosco Verticale a Milano o la Forêt Blanche di Parigi.
di Aurora Tamigio
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