Un recente studio di Luiss Business School e Openeconomics ha analizzato l’impatto del Superbonus 110% sui conti pubblici, e il risultato è decisamente incoraggiante. Sul lungo periodo, anche grazie al maggiore gettito provocato dagli investimenti indotti, la maxi detrazione avrà un effetto positivo sulle casse dello Stato: si parla infatti di un saldo attivo pari a 811 milioni di euro. L’efficienza energetica, in altre parole, conviene sia ai cittadini sia al Paese.
L’obiettivo dello studio
Il lavoro si proponeva di calcolare le conseguenze sull’economia italiana del Superbonus, tenuto conto di una serie di fattori quali il valore aggiunto prodotto dall’incremento di spesa per i lavori di ristrutturazione, il risparmio in bolletta generato dall’efficientamento energetico e l’aumento del valore patrimoniale degli immobili.
Le stime di Openeconomics
Nel triennio 2020-2022 si calcola che, a fronte di un investimento edilizio pari a 8,75 miliardi, il valore aggiunto sarà di 16,64 miliardi, ai quali sommare altri 1,91 miliardi che dovrebbero derivare dall’effetto prodotto nell’economia sommersa.
Sul lungo periodo le stime sono meno attendibili, tuttavia è stato calcolato un incremento di valore aggiunto di 13,71 miliardi per il periodo 2022-2030. Una volta determinato il valore aggiunto, su questo è stato calcolato l’incremento di gettito delle imposte che andrà a compensare la riduzione derivante dalle detrazioni: ecco come si è giunti alla conclusione che nei 10 anni il saldo sarà positivo per 811 milioni.
Il Superbonus, quindi, avrà effetti positivi sulla crescita economica del nostro Paese. Di fronte a un’analisi così incoraggiante Riccardo Fraccaro, l’ideatore della maxi detrazione, si augura che il Governo valuti una proroga della norma.
di Laura Fabbro
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