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Gli europei sognano una casa sempre più connessa

Gli strumenti legati alla domotica e alla tecnologia in casa sono oggi sempre più al centro delle tecniche di home staging, perché in grado di rendere gli immobili più appetibili sul mercato. Questi settori, infatti, affascinano nel profondo gli europei: lo ha rilevato il recente studio Smart Home League condotto da ULE Alliance, che ha preso in considerazione un campione di 6.000 persone provenienti da diversi Paesi.

Comandi vocali, ma non solo

Se è vero che moltissimi intervistati hanno dichiarato di prediligere i dispositivi con comandi vocali, questi non sarebbero gli unici strumenti immancabili in un immobile da sogno. Più di 6 europei su 10 (il 66% del campione) ritengono noiose le attività domestiche che richiedono troppo tempo e attenzione, ad esempio passare l’aspirapolvere, ma anche quelle semplici e ripetitive, come spegnere le luci. Il 63% degli intervistati si dice interessato all’acquisto di strumenti domotici in grado di facilitare la vita in casa, ma nonostante ciò il 71% afferma di non utilizzare, almeno per il momento, alcun apparecchio smart.

Più attenzione al cliente

Il dato messo in evidenza rileva come le soluzioni presenti oggi sul mercato non rispondano in maniera adeguata alle esigenze dei consumatori. Le prospettive del comparto nell’immediato futuro sono comunque interessanti e positive: tra gli intervistati, il 37% intende acquistare un dispositivo smart, percentuale che arriva al 68% se si considera la fascia di chi ne possiede già uno. Secondo il parere degli studiosi, se i produttori adotteranno un approccio più orientato ai bisogni dei consumatori il numero degli utenti che sceglierà prodotti smart potrebbe addirittura raddoppiare nel corso dei prossimi mesi.

di Francesca Lauritano

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