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Guasto al riscaldamento: in quali casi il condominio deve risarcire?

Nei mesi invernali, quando arriva la necessità di utilizzare l’impianto di riscaldamento di casa, può capitare di accorgersi di un guasto. E quando questo accade, l’appartamento rischia di diventare inabitabile a causa delle basse temperature. Se però si vive in un palazzo e il danno riguarda l’impianto comune, il condominio sarà tenuto a risarcire il condomino.

Lo ha stabilito il Tribunale di Milano, con una sentenza del 17 settembre 2019. Essa specifica come il condominio, che riveste il ruolo di custode dei beni e dei servizi comuni, debba adottare le misure necessarie affinché questi vengano sempre mantenuti in buone condizioni. Il fine è evitare che un loro malfunzionamento arrechi disagio all’interno della porzione di proprietà esclusiva di uno dei condòmini.

Cosa prevede il Codice civile

L’articolo 1117, numero 3, del Codice civile inserisce in modo chiaro l’impianto di riscaldamento centralizzato, in particolare i “tubi di andata e ritorno”, all’interno della categoria dei beni comuni. Di conseguenza, a meno che non si trovi un accordo diverso con il condomino e non lo si inserisca all’interno del regolamento condominiale, a risponderne sarà direttamente il condominio.

Il danno arrecato all’inquilino dell’appartamento in questione può essere anche il deprezzamento dell’abitazione, proprio a causa del parziale mancato utilizzo dei locali. Questo, almeno, fino al momento in cui il proprietario decida di installare un impianto di autonomo e distaccarsi da quello centralizzato a causa del suo malfunzionamento.

Gli altri danni

Alcuni disagi a cui il condomino può andare incontro non sono risarcibili: è necessario che vi siano non solo prove dei danni ricevuti, ma anche della relazione di causa-effetto rispetto al problema dell’impianto centralizzato.

di Giulia Dallagiovanna

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