Gli inglesi sembrano prendere molto sul serio il tema ‘trasloco’ e ciò che comporta un cambio di indirizzo nella vita di una persona. Se qualche mese fa una ricerca aveva dimostrato che questo momento crea uno stress addirittura maggiore di un divorzio, in questi giorni un altro studio – effettuato dall’università gallese di Swansea – ha provato che traslocare ha un impatto forte anche sui bambini più piccoli, erroneamente visti come quelli più flessibili e capaci di adattarsi presto a nuove condizioni abitative. Le evidenze sottolineano come cambiare spesso indirizzo porti a scompensi non solo sanitari, ma anche scolastici.
Il campione analizzato dagli studiosi ha coinvolto 800mila persone e ha elaborato i dati forniti dalle scuole, dagli asili e dagli ospedali. Le fasce d’età indagate sono state tre: quella sotto l’anno, quella sotto i 4 anni e quella compresa fra 4 e 6 anni. Il primo grande test che attende i bambini è l’ingresso alle elementari: le prove d’ingresso dimostrano che, mediamente, tra i più piccoli che hanno cambiato indirizzo tra 1 e 4 anni gli obiettivi iniziali non vengono raggiunti; se hanno vissuto un trasloco tra i 4 e i 6 anni, invece, si notano dei veri e propri squilibri. Evidentemente una casa stabile e fissa equivale alla serenità dei bambini e contribuisce a dare loro sicurezza, oltre che a garantire un adeguato sviluppo cognitivo. Per questo gli inglesi hanno invitato le scuole a dare un vero e proprio supporto psicologico e accademico ai bambini che hanno cambiato casa da piccoli.
Per i bambini sotto i 6 anni, traslocare non vuol dire solo correre il rischio di essere meno preparati dei compagni di scuola, ma la ricerca ha dimostrato che perfino la salute diventa più cagionevole. Per i piccoli sotto l’anno che hanno cambiato indirizzo aumenta il numero di ricoveri e si registra un generale indebolimento psicofisico.
Fonte: https://www.immobiliare.it/news/i-bambini-che-traslocano-hanno-difficolta-a-scuola-28574