Sono passati due anni da quando il mondo ha conosciuto il Covid per la prima volta, arrivando fino a un piccolo paese della bassa Lodigiana, per poi diffondersi rapidamente nel resto d’Italia. Il triste conteggio dei malati e delle vittime è cominciato subito ed è proseguito puntuale per tutta la durata della pandemia, mentre l’impatto economico della crisi sanitaria sullo Stato e sulle singole famiglie non è stato quantificato in modo altrettanto preciso. Si è provato recentemente a fornire qualche numero.
Sono 24 i miliardi spesi nel biennio 2020-2022
A livello pubblico sappiamo che da febbraio 2020 a oggi sono stati spesi quasi 24 miliardi di euro per affrontare il Covid-19. L’enorme cifra è servita sia per acquistare vaccini e altro materiale sanitario sia per assumere personale, ma non comprende le spese sostenute dai privati, ovvero artigiani, commercianti, piccole e medie imprese e famiglie per comprare tamponi, gel e mascherine.
900 milioni di euro per le mascherine chirurgiche
La protezione civile e poi i due commissari straordinari per l’emergenza, Domenico Arcuri e Francesco Figliuolo, hanno dovuto provvedere alla fornitura di materiale sanitario di vario genere. Se escludiamo i vaccini, la spesa maggiore è stata quella per l’acquisto di mascherine: solo quelle chirurgiche sono costate 900 milioni.
Piccole imprese e supermercati: 4 miliardi per l’acquisto dei presidi
Tra il 2020 e il 2021 le piccole e medie imprese hanno pagato circa 3,3 miliardi per procurare mascherine e altri dispositivi di protezione ai propri dipendenti e per la sanificazione degli ambienti di lavoro: voci di spesa simili a quelle sostenute dai supermercati e dai negozi di alimentari, che per garantire i beni di prima necessità sono rimasti aperti anche nei periodi di lockdown pagando un conto finale di circa 1 miliardo di euro.
E le famiglie? Nel 2021 hanno speso oltre 280 milioni di euro in farmacia
Esattamente come il Governo, le Regioni e le aziende anche le famiglie italiane hanno pagato un prezzo molto salato in questi anni di pandemia. Solo nel 2021 gli esperti parlano di 283 milioni spesi per l’acquisto dei presidi più diffusi, ovvero mascherine (143 milioni) e test antigenici (140 milioni). Questi ultimi, in particolare, sono cresciuti in maniera esponenziale verso la fine dell’anno, con l’introduzione del green pass e l’arrivo di Omicron: basti pensare che a gennaio 2021 sono stati venduti circa 150mila test mentre a novembre si è superata la soglia del milione.
di Laura Fabbro
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